
Riso rosso fermentato e colesterolo
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Riso rosso fermentato e colesterolo
Il colesterolo elevato, in particolare l’LDL (detto anche colesterolo cattivo), è un problema molto diffuso e un importante fattore di rischio cardiovascolare.
Infatti chi ha il colesterolo alto e non curato ha una probabilità maggiore di avere un infarto o un ictus, soprattutto quando all’ipercolesterolemia sono associate pressione alta, diabete, obesità e la cattiva abitudine del fumo.
Forse credi che basti eliminare i grassi animali in eccesso dalla dieta per abbassare il colesterolo ma non è sufficiente, perché esiste una quota importante che viene prodotta dal nostro organismo.
In molti casi è indispensabile usare dei farmaci come le statine, ma spesso sono utili anche gli integratori naturali con riso rosso fermentato, che contiene una molecola detta monacolina k che si è dimostrata efficace anche contro il colesterolo LDL.
Ma come funziona, che efficacia ha e in che dosi va preso il riso rosso fermentato?
La monacolina K da riso rosso fermentato
La monacolina K è la sostanza attiva che si produce con il riso rosso.
Facendolo fermentare naturalmente con un microrganismo, il Monascus Purpureus, si ottengono numerose sostanze tra cui le monacoline, che sono molto simili alle statine dei farmaci per il colesterolo; in particolare la monacolina K è uguale alla lovastatina.
La monacolina K quindi ha un meccanismo di azione praticamente identico ai farmaci a base di statine, e riduce l’attività di un enzima che il nostro organismo usa per produrre il colesterolo, l’HMG-CoA reduttasi.
Ti chiederai a questo punto perché l’organismo produca il colesterolo se è dannoso, ma in realtà è una molecola indispensabile alla vita, è un componente fondamentale delle cellule e serve anche per produrre la vitamina D e alcuni ormoni.
Il problema è che spesso il metabolismo del colesterolo è alterato (dismetabolismo) e saltano i meccanismi naturali di controllo e produzione.
L’azione della monacolina K è dimostrata da numerosi studi, ed è efficace a dosi anche inferiori al farmaco simile, la lovastatina, probabilmente per la presenza nell’estratto fermentato di altre sostanze utili come polifenoli, policosanoli, fitosteroli e acidi grassi mono e polinsaturi.
Ma di quanto riduce i valori del colesterolo?
Effetti del riso rosso sul colesterolo
E’ dimostrato che la monacolina agisce positivamente sul colesterolo, anche sul colesterolo cattivo LDL, ma di quanto lo riduce?
Come puoi capire, è difficile dare un numero certo, anche perché ogni persona può rispondere in maniera diversa al trattamento; inoltre tutti gli studi sono stati fatti con dosaggi elevati di monacolina, da due a tre volte maggiori di quelli che trovi negli integratori in commercio oggi.
Si è vista comunque una riduzione variabile tra circa il 15 e il 30% del colesterolo totale, di circa il 20% del colesterolo LDL “cattivo” e in alcuni casi anche un modesto aumento del colesterolo HDL, cioè quello buono ad azione protettiva.
Si tratta quindi di effetti notevoli e per molte persone con ipercolesterolemia borderline, cioé non eccessivamente elevata, probabilmente sufficienti a ritornare a valori corretti.
Ma allora i farmaci naturali per il colesterolo sono davvero una scelta efficace e sicura?
Effetti collaterali e controindicazioni del riso rosso fermentato
Molti studi provano che la monacolina K è efficace a dosaggi più bassi dei farmaci normali per il colesterolo, ma anche così a volte compaiono effetti collaterali molto simili.
I più comuni sono i dolori muscolari che nei casi più seri arrivano alla rabdomiolisi, cioè a un danno muscolare per fortuna risolvibile interrompendo la cura.
In alcuni casi sono comparsi poi effetti sul fegato, evidenziati da livelli di transaminasi più alti del normale riscontrati negli esami del sangue.
Sebbene questi casi siano relativamente poco frequenti, sono dovuti al meccanismo di azione uguale ai farmaci contenenti statine e quindi devi ricordare che se i farmaci normali ti hanno dato questi effetti collaterali è possibile che anche passando al riso rosso fermentato avrai gli stessi problemi.
In questi casi ti consiglio quindi di scegliere un integratore che non contenga monacolina.
Tuttavia recentemente l’Europa, tramite l’autorità che tiene sotto controllo anche gli integratori (EFSA), ha ridotto il quantitativo massimo consentito di monacolina K nei prodotti naturali, proprio per limitare la comparsa degli effetti collaterali.
Quindi, se da una parte i prodotti contenenti riso rosso possono avere effetti indesiderati, dall’altra con i nuovi dosaggi la sicurezza è aumentata.
Inoltre importanti organismi scientifici, come la Società Italiana di Diabetologia (SID) e la Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi (SISA) nel 2017 hanno confermato l’efficacia del riso rosso fermentato, che quindi rimane una valida scelta.
C’è comunque un’incompatibilità con un altro tipo di farmaco per il colesterolo, il fenofibrato (nome commerciale più noto: Fulcrosupra): se lo stai usando, non prendere integratori di riso rosso fermentato.
Infine, ti raccomando di parlare con il tuo medico se pensi di passare da un farmaco “chimico” a un integratore per il colesterolo.
Come usare il riso rosso fermentato
Se decidi di iniziare con un prodotto naturale prima di tutto fai subito un controllo del colesterolo totale, HDL e LDL, anche in farmacia: è una mossa importante per poi verificare dopo due-tre mesi l’effetto del

la monacolina k.
Gli integratori con riso rosso vanno presi la sera prima di andare a dormire, perché agiscono interferendo con la sintesi notturna del colesterolo endogeno; è invece un errore assumerli prima di un pasto, perché non hanno alcun effetto sul colesterolo presente negli alimenti.
Ti raccomando però di non fermarti alla pastiglia, perché il colesterolo alto è anche un sintomo di uno stile di vita
sbagliato.
Cura quindi la tua alimentazione, limita le calorie totali e riduci le carni rosse, gli insaccati e i formaggi, aumentando invece verdure e legumi.
Inoltre un’attività fisica regolare, anche una semplice camminata quotidiana con un buon ritmo, è importante per il metabolismo, la circolazione e il mantenimento di un peso corretto.
Altri integratori per il colesterolo
Ci sono altri principi naturali che possono essere usati per il colesterolo: eccone alcuni.
Berberina
La berberina è estratta da una pianta indiana e diversi studi mostrano un’azione sul colesterolo cattivo LDL e anche sui trigliceridi; documentati anche effetti positivi sulla glicemia.
A seguito della riduzione della monacolina è ora spesso aggiunta agli integratori con riso rosso fermentato per potenziarne e completarne l’azione.
Fibre
Tra le fibre più utili nel colesterolo ricordiamo lo Psillio e il Glucomannano.
Prese al momento del pasto con molta acqua formano una massa densa e viscosa che riduce l’assorbimento intestinale di colesterolo, sia quello presente negli alimenti che quello della bile, sostanza prodotta dal nostro organismo per la digestione dei grassi.
Le fibre hanno un effetto benefico anche sull’intestino migliorandone la regolarità, ma riducono l’assorbimento dei farmaci se vengono presi insieme: vanno quindi evitate se si assumono ai pasti altri medicinali.
Gli effetti sul colesterolo e trigliceridi sono inferiori a riso rosso e berberina ma sempre apprezzabili, e l’uso regolare di fibre è raccomandato anche per la prevenzione di alcune forme di cancro intestinale; riducono inoltre l’assorbimento degli alimenti e sono quindi utili per mantenere un peso corretto.
Si tratta quindi di rimedi con diverse caratteristiche positive per la salute.
Olio di pesce
L’olio di pesce è ricco di acidi grassi omega 3 (EPA e DHA), che non agiscono sui livelli di colesterolo ma sono efficaci sui trigliceridi, spesso elevati nell’ipercolesterolemia.
Inoltre è provata l’azione positiva sulle malattie cardiovascolari e sulla prevenzione dell’arteriosclerosi, quindi ci pare importante almeno menzionarlo.
C’è la credenza che gli integratori di olio di pesce lascino un retrogusto spiacevole, ma ciò accade in genere con quelli di scarsa qualità; vanno comunque sempre presi ai pasti, cosa che riduce ulteriormente questo effetto.
Conclusioni sul riso rosso fermentato
Nonostante la recente riduzione dei quantitativi negli integratori il riso rosso fermentato contenente monacolina K è un importante alleato in caso di colesterolo alto e agisce in particolare proprio sul più pericoloso, l’LDL.
Diversi studi mostrano un’efficacia notevole anche a bassi dosaggi e un’incidenza limitata degli effetti collaterali, che comunque occasionalmente compaiono e sono gli stessi dei farmaci contenenti statine.
Se stai usando delle statine e ti danno problemi il passaggio al riso rosso fermentato va valutato con il tuo medico ma è possibile che avrai effetti collaterali molto simili.
Allo stesso modo, aggiungere il riso rosso a una terapia con un farmaco “normale” per il colesterolo non è una buona idea, perché potrebbe potenziarne gli effetti negativi.
E’ poi estremamente importante misurare periodicamente la colesterolemia, anche con un test rapido in farmacia, per controllarne l’andamento, una precauzione necessaria anche se usi i farmaci.
Ricorda anche che questi integratori non vanno usati in gravidanza e nei ragazzi e che possono avere interazioni con altri farmaci che già usi.
In conclusione l’uso anche prolungato nel tempo di riso rosso fermentato è utile nell’ipercolesterolemia, ma come con tutti i prodotti naturali è necessario valutarne le controindicazioni.
Chidere un consiglio a un esperto evitando il fai da te è quindi indispensabile.
Bibliografia e fonti
Fabio Firenzuoli: Fitoterapia ed Masson
Diabete.com: Nutraceutici e dislipidemie
Articolo scritto il 28 gennaio 2023 dal Dr. Gabriele Nobili
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