
Emorroidi: sintomi, cause e rimedi naturali efficaci
In questo articolo parleremo di:
Emorroidi: sintomi, cause e rimedi naturali efficaci per prevenirle e curarle
I problemi alle emorroidi sono più frequenti di quanto si pensi: almeno una persona su due ne ha sofferto una volta nella vita e in Italia per quasi quattro milioni di persone sono disturbi cronici che si ripresentano ciclicamente.
Nelle situazioni più gravi serve un intervento chirurgico, ma nella maggior parte dei casi si può agire efficacemente con integratori, prodotti locali e buone abitudini, evitando recidive e fastidi cronici.
In questo articolo ti spieghiamo cosa sono le emorroidi, perché s’infiammano, come curarle correttamente e come fare una prevenzione efficace.
Cosa sono le emorroidi?
Spesso si parla di “emorroidi” come se fossero una malattia, ma in realtà sono delle strutture che fanno parte del nostro organismo e che in condizioni normali hanno un ruolo importante.
Sono dei cuscinetti fibrosi e ricchi di vasi sanguigni situati alla fine dell’intestino, nella parte terminare del retto in corrispondenza dello sfintere anale, e regolano il contenimento delle feci e dei gas intestinali.
Si distinguono in:
- Emorroidi interne: situate all’interno del canale anale, spesso non dolorose ma soggette a sanguinamento;
- Emorroidi esterne: che si trovano sotto la pelle dell’ano e visibili all’esterno, più dolorose, soprattutto se trombizzate.
Si parla di “malattia emorroidaria” quando questi cuscinetti si dilatano e si infiammano, causando sintomi come dolore, prurito, sanguinamento e, nei casi più gravi, prolasso, cioé la parziale fuoriuscita dallo sfintere anale.
Sintomi della malattia emorroidaria
I sintomi delle emorroidi possono variare per intensità e durata, ma in genere comprendono:
- Prurito anale: spesso persistente e aggravato dall’umidità o dalla presenza di secrezioni
- Sensazione di peso o corpo estraneo: tipica delle emorroidi interne, soprattutto se prolassate
- Dolore, soprattutto in posizione seduta o durante e dopo l’evacuazione, più frequente in presenza di emorroidi esterne o trombizzate
- Sanguinamento: di solito di colore rosso vivo, visibile sulla carta igienica o sulle feci, e spesso non accompagnato da dolore
- Fuoriuscita di noduli dall’ano: piccoli rigonfiamenti morbidi o tesi, che possono rientrare spontaneamente o con l’aiuto delle dita (emorroidi di grado III)
- Difficoltà a sedersi o camminare nei casi più acuti o quando le emorroidi esterne si infiammano e si ingrossano.
Molti dei sintomi possono confondersi con quelli di altre condizioni del canale anale, come ragadi anali, fistole perianali, ascessi, proctiti e in ogni caso possono essere più o meno acuti a seconda del grado della malattia.
La classificazione clinica viene distinta in quattro gradi, dal più lieve al più avanzato:
- Grado I: le emorroidi sono dilatate ma rimangono all’interno del canale anale; i sintomi più comuni sono prurito e lieve sanguinamento durante l’evacuazione.
- Grado II: le emorroidi prolassano all’esterno durante l’evacuazione, ma rientrano spontaneamente; il sanguinamento può essere più frequente, associato a senso di peso e fastidio.
- Grado III: il prolasso si verifica durante l’evacuazione o anche con sforzi minimi (es. sollevamento pesi) e non rientra spontaneamente, ma può essere riposizionato manualmente; il fastidio è intenso e spesso doloroso con forte disagio.
- Grado IV: le emorroidi sono sempre prolassate e sporgenti e non si riesce a riportarle all’interno manualmente; è presente infiammazione, trombosi, secrezioni e forte dolore, e richiedono un trattamento medico.
Quando è importante consultare il medico?
È bene rivolgersi al medico se:
- il sanguinamento è abbondante o si ripresenta spesso
- il dolore è intenso e non migliora con i rimedi in pastiglie o locali
- il prolasso emorroidario non rientra o tende a peggiorare nel tempo
- sono presenti secrezioni, febbre o sospetta infezione
- i sintomi non si risolvono e si ripresentano di continuo nonostante i trattamenti effettuati
Cause della malattia emoroidaria
Un punto fondamentale da ricordare è che i problemi alle emorroidi hanno origine da una disfunzione circolatoria ma si aggavano per una serie di cause che spesso dipendono da uno stile di vita scorretto e poco sano.
In ogni caso il punto di partenza è un problema circolatorio e vascolare, perché il plesso emorroidario è molto vascolarizzato, soggetto a variazioni di pressione durante la defecazione, lo sforzo fisico e anche la postura e l’aumento della pressione nei vasi venosi anali è il primo fattore scatenante.
Quando la pressione aumenta queste vene si dilatano e perdono la capacità di drenare efficacemente il sangue, il ristagno ematico provoca il rigonfiamento dei cuscinetti emorroidari, che si congestionano ancora di più e s’infiammano.
Inoltre, la fragilità capillare e la ridotta elasticità delle pareti vasali contribuiscono al sanguinamento e alla comparsa di trombosi venosa locale.
Possiamo distinguere fattori non modificabili e altri dipendenti da cattive abitudini e stile di vita scorretto:
Cause non modificabili
- Familiarità a problemi circolatori e patologie venose
- Gravidanza, in cui il nascituro crea un aumento di pressione e peso sul ventre che può ostacolare la circolazione; si tratta comunque di uno stato temporaneo
- Stitichezza cronica: lo sforzo di spinta per evacuare è una causa frequente di malattia emorroidaria
Cause modificabili
- Sovrappeso: causa anche difficoltà circolatoria
- Sedentarietà: anche qui, si ha una stasi della circolazione
- Stitichezza “indotta”: intendiamo quella causata da cattive abitudini come un’alimentazione con poche fibre, scarso consumo di acqua e liquidi, sedentarietà.
- Dieta: alcuni studi sembrano indicare che una dieta ricca di grassi animali, alimenti industriali confezionati, alcolici e con scarso consumo di frutta e verdura può favorire l’infiammazione e aumentare la frequenza delle crisi
Per affrontare la malattia emorroidaria quindi oltre alle soluzioni che descriveremo tra poco un deciso intervento sullo stile di vita è da attuare il proma possibile.
Un approccio multifattoriale: il trattamento delle emorroidi
I rimedi che descriviamo sono adatti ai primi stadi della malattia emorroidaria (I, II e in parte III), oltre ad essere utili ma non risolutivi anche nel grado IV.
Per chiarezza dividiamo i rimedi in tre gruppi:
- Integratori e farmaci in pastiglie o buste con principi che agiscono sulla circolazione
- Prodotti per uso locale come creme e detergenti delicati per ridurre l’infiammazione e aiutare la circolazione locale
- Integratori e prodotti per facilitare l’evacuazione e ridurre la stitichezza
Rimedi in pastiglie o buste per migliorare la circolazione venosa
La componente vascolare e circolatoria è il primo obiettivo di cura nella malattia emorroidaria e il trattamento per via orale dovrebbe essere sempre la prima scelta nelle forme più acute e dolorose.
Il trattamento con piante ad azione venotonica, vasoprotettiva e antinfiammatoria aiuta a limitare l’infiammazione, ridurre l’edema e migliorare il defusso venoso, con un netto miglioramento della sensazione di peso e dolore.
Questa via è efficace sia in fase acuta sia nella prevenzione delle recidive ma con posologia molto differente e comunque variabile da un prodotto all’altro: questo il motivo perché non possiamo dare qui indicazioni precise, che andranno richieste al farmacista a seconda del prodotto scelto.
Tra i principi attivi vegetali più usati ricordiamo:
Diosmina ed esperidina: flavonoidi estratti dagli agrumi, capaci di migliorare la tonicità delle vene, ridurre la permeabilità capillare e l’infiammazione; sono utilizzati sia per ridurre i sintomi acuti (dolore, prurito, sanguinamento), sia per prevenire gli episodi recidivanti.
Rusco (Ruscus aculeatus): possiede attività venotonica e vasocostrittrice sul sistema venoso periferico; i suoi attivi (detti saponosidi) migliorano la contrattilità delle vene e riducono il ristagno ematico, esercitando un’azione decongestionante.
Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus): ricco di antocianine, agisce proteggendo i capillari, riducendo la permeabilità e migliorando la microcircolazione; ha una buona azione antiossidante, utile anche nella prevenzione del sanguinamento da fragilità capillare.
Questi rimedi sono sostanzialmente gli stessi che si usano nell’insufficienza venosa cronica (IVC), cioé quando ci sono problemi di circolazione alle gambe: ne abbiamo parlato in questo articolo: ➡️Insufficienza Venosa Cronica: Cause, Sintomi, Rimedi Vegetali e Consigli Pratici
Prodotti per uso locale
Le creme per uso locale sono tra i rimedi più richiesti, e al di fuori dei prodotti naturali spesso si usano creme con cortisonici contro l’infiammazione e anestetici locali contro il dolore.
Tornando al naturale, i componenti sono spesso gli stessi delle formulazioni in buste o in pastiglie, e possono dare un sollievo immediato in fase acuta: riducono l’infiammazione, diminuiscono il prurito e migliorano la circolazione locale.
L’effetto è però strettamente locale e in generale è sempre consigliabile, anzi necessario, abbinare un trattamento per via orale.
L’uso di detergenti delicati, non schiumogeni e con sostanze emollienti è un utile complemento ai trattamenti locali, in quanto i saponi energici possono irritare e peggiorare una situazione dove spesso l’infiammazione è un sintomo molto fastidioso.
Integratori e prodotti contro la stitichezza
Una corretta regolarità intestinale è fondamentale perché lo sforzo di spinta e la stitichezza cronica sono tra i principali fattori aggravanti della malattia emorroidaria; lo scopo del trattamento quindi è facilitare l’evacuazione e rendere le feci morbide e facili da espellere.
Assolutamente sconsigliati i lassativi energici in pastiglie (detti anche di contatto o antrachinonici) che agiscono sulla motilità irritando l’intestino, cosa evidentemente negativa in una situazione con infiammazione già presente.
Molto indicate le fibre solubili, in particolare lo psillio, che nell’intestino forma un gel soffice che aumenta il volume fecale e rende le feci più morbide e facili da espellere.
È importante assumerle con molta acqua per formare un gel voluminoso e ben idratato, mentre eventuali problemi di gonfiore e flatulenza sono temporanei e si riducono con l’uso continuato.
Alimentazione ed emorroidi
Una dieta equilibrata è fondamentale nella prevenzione e nella gestione delle emorroidi, aumentando il consumo di fibre solubili e di alimenti ricchi di acqua, come frutta e verdura cotta, evitando cibi che favoriscono la stipsi o l’irritazione intestinale.
È utile anche ridurre l’assunzione di alimenti trasformati, grassi animali, alcolici e spezie piccanti, che possono peggiorare l’infiammazione rettale e aumentare il rischio di crisi.
Nelle crisi acute poi vanno limitati o meglio esclusi cibi saporiti e speziati come insaccati, sughi e intingoli, pietanze molto elaborate che possono essere pesanti da digerire.
Un’alimentazione varia ed equilibrata aiuta a mantenere la funzionalità intestinale e a prevenire la congestione vascolare e l’irritazione.
Conclusioni: le emorroidi richiedono un trattamento completo
Le emorroidi sono una condizione frequente ma spesso sottovalutata e gestita male.
Non si tratta semplicemente di un fastidio passeggero, ma di un disturbo che può diventare cronico ed estremamente fastidioso, soprattutto se non affrontato in modo tempestivo e con un approccio completo.
Come abbiamo visto, le emorroidi sono espressione di una fragilità del sistema venoso locale che si aggrava in presenza di infiammazione, stipsi e abitudini scorrette.
Per questo bisogna agire in maniera completa sulla circolazione, sull’intestino, suklo stile di vita e l’alimentazione.
Il vantaggio dei rimedi naturali è che, se ben scelti e utilizzati con costanza, sono efficaci e ben tollerati anche per periodi medio-lunghi ed agiscono sia nella fase acuta, per ridurre dolore e gonfiore, sia nella prevenzione delle ricadute.
FAQ❓Emorroidi: domande frequenti
✅ Posso usare i rimedi naturali anche in gravidanza?
Durante la gravidanza è sempre consigliabile consultare il medico prima di assumere qualsiasi integratore o utilizzare prodotti locali, anche naturali. Alcuni principi attivi vegetali possono essere controindicati nei primi mesi o vicino al parto.
✅ Le emorroidi possono sparire da sole?
Nelle forme lievi e occasionali, con un’alimentazione corretta, attività fisica e trattamenti naturali, i sintomi possono regredire. Tuttavia, se trascurate, tendono a peggiorare o ripresentarsi.
✅ È vero che non bisogna restare troppo a lungo seduti sul WC?
Sì. Restare seduti troppo tempo in bagno, soprattutto leggendo o usando lo smartphone, aumenta la pressione sul plesso emorroidario e favorisce il prolasso. È meglio evacuare in modo rapido, senza forzare.
Articolo scritto il il 22 maggio 2025 dal Dr. Gabriele Nobili
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