Tampone rapido fai da te: la guida per non sbagliare
In questo articolo parleremo di:
Tampone fai da te: come usarlo senza sbagliare
Hai avuto un contatto con un positivo o hai dei sintomi e vuoi sapere subito se è un banale raffreddore o il Covid: corri in farmacia, compri un tampone fai da te ed ecco la risposta in pochi minuti.
Ma in realtà i test Covid fai da te sono utili solo se li usi bene, altrimenti possono essere un’arma a doppio taglio: come puoi immaginare una risposta sbagliata può avere conseguenze pericolose.
Ti spiego pregi e difetti di questi test, come al solito in maniera chiara e completa.
Non ti spaventare se l’articolo ti sembra lungo: qualche minuto in più di lettura può evitarti le brutte sorprese di un test fatto male.
La fonte principale di questo articolo è il sito del CDC di Atlanta, USA, che dedica molto spazio al Covid e ai test fai da te.
Articolo CDC test fai da te (solo in Inglese)
Ti servono dei tamponi rapidi?
Li trovi sempre, 24 ore su 24, nel nostro distributore automatico esterno!
I tamponi rapidi: come funzionano?
I tamponi Covid cercano la famosa proteina Spike che il virus usa per entrare nelle cellule e sono molto specifici: non può succedere che la linea di positività si colori con un qualsiasi altro virus, quindi se compare il Covid c’è.
La cosa davvero importante però è fare bene il test, in modo da ridurre tutte le possibilità di errore.
Ci sono infatti casi in cui la linea non si colora anche se c’è il virus, ma sono situazioni particolari, ad esempio se il campione è preso male o frettolosamente, oppure non preparato bene.
Un altro caso è se la concentrazione di virus è troppo bassa e il test non la rileva, e ciò succede quando l’infezione è appena iniziata o è verso la fine.
Quando la quantità di virus nel campione è troppo bassa avremo un test “falso negativo“, cioè che non trova il virus anche se l’infezione c’è.
Le conseguenze di un test falso negativo le capisci al volo: pensi di essere sano, esci con amici e parenti ma tre giorni dopo tu sei positivo e potresti averli contagiati.
La prima cosa che pensi è che il test che hai fatto non valeva niente, ma invece sei tu che hai sbagliato.
I tempi del virus
Ti dico subito che se hai sintomi evidenti (febbre, tosse, mal di gola, catarro, naso intasato) il test puoi farlo subito, perché se sono causati dal Covid il virus è già presente in quantità nelle secrezioni che userai per la prova.
Altro discorso è se hai appena avuto un contatto con un positivo: vuoi sapere al più presto se tu stai bene, ma se fai subito il test sbagli perché dal contatto alla partenza dell’infezione passano diversi giorni e un tampone usato troppo presto sarà negativo anche se ti sei contagiato.
Dovrai quindi aspettare che il virus si riproduca fino ad arrivare a una concentrazione che il test può trovare: lo so, ci vuole sangue freddo, ma è il modo corretto.
Dire con precisione qual è il momento giusto è difficile, anche perché i tempi d’incubazione, cioè di “partenza” dell’infezione cambiano a seconda della variante.
Con la prima variante Alfa, che però ormai è scomparsa, variavano tra i due e i dodici giorni, dalla variante Delta, molto diffusa circa un anno fa, i giorni erano tra i tre e i cinque in media; con le varianti attuali, EG.5 Eris e l’emergente variante Pirola, derivate da Omicron siamo tra i 2-4 giorni.
I tempi del test
Avrai quindi capito che il momento migliore per fare il tampone fai da te è dopo almeno due giorni dal contatto a rischio, ancor meglio se lo fai al terzo-quarto giorno.
Ma se hai già dei sintomi, in genere molto simili a un comune raffreddore, non aspettare: fai subito il test.
Se il tampone fai da te è positivo la risposta è certa, avverti il tuo medico che ti farà comunque fare un altro tampone (molecolare o rapido) per ulteriore conferma, intanto mettiti in quarantena.
Se invece il test è negativo non hai ancora la certezza di esserlo, perché l’infezione potrebbe essere ancora in incubazione, e il modo giusto di procedere è rifare il test nei giorni successivi almeno altre due volte.
Riassumiamo quindi i tempi del test:
- Giorno zero: contatto col positivo
- Giorno 2: test.
– Positivo? La risposta è certa, contatta il medico e isolati.
– Negativo? Risposta da confermare con altri due-tre test il giorno 3, 4, 5
Questa ripetizione del test è particolarmente importante se la persona è asintomatica, mentre se ci sono già sintomi evidenti (febbre, raffreddore, mal di testa, mal di gola, tosse) il test anche fatto subito è molto attendibile.
Se i sintomi sono causati dal Covid infatti significa che l’infezione è già presente in pieno.
Il tampone fai da te è affidabile come uno di laboratorio?
Ci sono tre tipi di test Covid, e tutti sono tamponi antigenici che cercano la proteina Spike (antigene):
- Test molecolare (PCR)
- Tampone rapido in farmacia o laboratorio
- Tampone fai da te
Col tampone molecolare il campione prelevato viene trattato in maniera particolare e l’eventuale virus viene reso più visibile tramite la PCR, un procedimento che moltiplica le tracce del Covid permettendo di scovarlo anche quando la concentrazione è molto bassa.
Il tampone in farmacia o laboratorio, quando eseguito da un operatore specializzato è molto affidabile: il campione viene preso infatti dal naso infilandolo a fondo.
Col tampone fai da te il campione si prende dal naso ma il tampone non s’infila in profondità.
A parte il molecolare, che abbiamo spiegato essere molto diverso, il tampone rapido di farmacia/laboratorio e il fai da te sono molto simili come procedura ma quello fatto a casa va meno in profondità e quindi può fare un po’ più fatica a trovare concentrazioni basse di virus.
Riepiloghiamo quindi pregi e difetti dei vari test:
Tampone molecolare:
- Vantaggi: molto preciso, trova concentrazioni anche molto basse di virus, rilascia un certificato cartaceo di positività o negatività.
- Svantaggi: risposta in non meno di 12-24 ore, necessità di andare in un laboratorio o punto prelievo ASL, difficoltà di prenotazione del prelievo.
Tampone rapido farmacia/laboratorio
- Vantaggi: preciso (ma un po’ meno del molecolare), risultato immediato, rilascia un certificato cartaceo di positività o negatività.
- Svantaggi: può non trovare concentrazioni molto basse di virus.
Tampone fai da te (nasale)
- Vantaggi: semplice da eseguire, puoi farlo in ogni momento senza appuntamento
- Svantaggi: può non trovare concentrazioni basse di virus, non c’è alcun certificato stampato; anche l’esibizione di un test negativo non è valida e non sostituisce il certificato.
Abbiamo specificato “tampone fai da te nasale”: e il salivare?
Tampone fai da te salivare
La procedura di esecuzione del salivare è praticamente identica al test fai da te nasale, solo che il campione si prende dalla bocca; per questo molti lo preferiscono al fastidio d’infilarsi un tampone nel naso.
Non basta però un campione di saliva, bisogna cercare di raccogliere un po’ di espettorato facendo qualche colpo di tosse piuttosto forte e “tirando su” un po’ col naso.
La procedura quindi non è banale e può non essere facile ottenere un buon campione, in particolare con i bambini; per questo motivo il test è ritenuto un po’ meno affidabile, non perché è meno preciso ma per la maggior difficoltà di prelevare un campione davvero valido.
Soprattutto però nell’orofaringe (cioè bocca-gola) la concentrazione del virus può essere fino a 1000 volte inferiore rispetto alle fosse nasali (Riferimento: Prof. Attillio Varricchio, ECM Gestione dei sintomi respiratori da parte del farmacista – Provider Agorà Medica).
E i test sierologici?
In tutta questa corsa al test molti ci chiedono i sierologici pensando che servano a diagnosticare il Covid, ma non è così.
Questi test su una goccia di sangue ti dicono se hai sviluppato o no gli anticorpi contro il virus ma non servono per sapere se si è infetti in quel momento.
Sono anche inutili per decidere se fare o no il vaccino, nonostante alcuni laboratori propongano test quantitativi, cioé con la conta degli anticorpi; ad in nessun lavoro scientifico si è riusciti a trovare una soglia minima di anticorpi sicuramente protettiva.
Ti sconsigliamo di spendere soldi per i sierologici perché servono davvero a poco e non ti dicono se hai il Covid o no.
Tampone fai da te: istruzioni
Qui ti parliamo di alcuni punti importanti che devi ricordare per fare bene il test; per la procedura dettagliata, che è comunque semplice, leggi bene le istruzioni allegate al test prima d’iniziare.
Dopo aver letto i nostri consigli penserai che fare il test è difficile: non è affatto così, bisogna solo essere un po’ precisi.
Raccolta del campione per il test: sembra facile ma…
Il metodo che tutti usano è quello più ovvio: si inserisce del basso verso l’alto il tampone nella narice per due-tre centimetri, senza insistere o forzare per andare a fondo; si gira il bastoncino più volte in una narice e si ripete (con lo stesso tampone) nell’altra narice.
E’ un metodo intuitivo e che comunque dà un campione buono, soprattutto se ci sono sintomi e quindi il virus è ben presente.
La procedura perfetta però è un’altra: si tiene la testa dritta (senza sollevarla e guardare i
n alto) e s’infila il tampone orizzontalmente, non seguendo quindi l’andamento della narice; in questa maniera il tampone penetra in profondità nel rinofaringe
L’immagine che vedi spiega chiaramente come si fa (fonte: https://www.connectedcare.sickkids.ca/quick-hits/npswab).
Questa è la procedura perfetta, ma va fatta con molta delicatezza e senza forzare, il tampone deve trovare quasi da solo la sua strada; inoltre alcuni tamponi sono piuttosto grossi, più simili a un cotton fioc che a un sottile tampone di laboratorio, e molto più corti.
Se seguita con delicatezza e attenzione questa procedura non è nemmeno particolarmente fastidiosa, ma se hai dubbi o sei un po’ agitato usa il “vecchio” metodo dall’alto verso il basso, magari girando un po’ più a lungo il tampone nella narice.
Dovresti comunque ottenere un buon campione.
Preparazione del campione
La punta del tampone va inserito nella provetta con il liquido di estrazione; giralo più volte per il tempo indicato dalle istruzioni, di solito un minuto, e se la provetta è in plastica morbida premila delicatamente due-tre volte per “strizzare” il tampone.
E’ importante non agitare troppo per evitare che si formino bolle: un liquido pieno di bolle e schiumoso può ostacolare il test.
Lettura del risultato
Dovrai mettere qualche goccia (di solito tre o quattro: segui le istruzioni) della soluzione nella finestra più piccola; se le istruzioni dicono tre non metterne quattro o cinque, perché non aumenti la precisione del test.
Ti consiglio di scartare le prime due gocce che escono, perché spesso contengono un po’ di bolle d’aria che potrebbero far fallire il test.
Dopo aver messo le gocce vedrai la finestra grande bagnarsi a poco a poco e subito comparirà la linea rossa di controllo (di solito contrassegnata con la lettera C): se non compare anche dopo alcuni minuti il test è da rifare.
Dovrai attendere poi alcuni minuti per vedere se compare anche la seconda linea, quella marcata con la lettera T, e queste sono le possibilità:
- Linea di controllo C colorata, linea del test T non colorata: test negativo
- Linea di controllo C colorata, linea del test T colorata: test positivo
- Linea di controllo C NON colorata: test non valido, da rifare seguendo meglio le istruzioni.
E se la linea del test è sbiadita? E’ positivo o no?
La linea test colorata, tanto o poco, intensa o sbiadita, è sempre segno di test positivo, cioè infezione Covid presente.
Per essere negativo non ci deve essere proprio la linea T.
Sulle istruzioni c’è scritto chiaramente dopo quanto tempo leggere il risultato, in genere al massimo 15 minuti e questo è importantissimo.
Infatti, se “dimentichi” il test e lo guardi molto dopo, ad esempio un’ora più tardi, il risultato non è affidabile.
E’ successo che in un test negativo dopo 15 minuti, cioè con solo la linea rossa di controllo, tempo dopo (un’ora) sia apparsa anche la seconda linea di test positivo; in realtà è valido solo il primo risultato.
Il nostro consiglio è fare il prelievo e mettere le gocce nel test, impostare una sveglia di 15 minuti (o il tempo indicato sulle istruzioni del test), guardare il risultato e buttare poi subito via tutto.
Se la linea è sbiadita il test è comunque positivo?
Se hai fatto il test, la linea C di controllo si vede ma quella T di test positivo o negativo è molto chiara, appena visibile, il test è positivo o no?
La linea T si colora, poco o tanto, solo se c’è il virus e quindi anche una linea sbiadita indica positività.
L’intensità della linea indica il grado d’infezione?
Ci hanno chiesto (e ringrazio Gianni che ha posto la domanda) se una linea di positività molto colorata indica un’infezione più forte.
Gianni era ammalato da dieci giorni e ogni tanto si faceva da solo un test, notando che a poco a poco la linea positiva diventava più chiara e mi ha chiesto: è un segno che l’infezione sta passando?
In realtà questi test Covid sono qualitativi, cioè la risposta è sì/no, ovvero positivo o negativo; non ti dicono quindi quanto virus hai in corpo, ma solo se c’è o no.
Tuttavia, la linea è più chiara se nel campione c’è una concentrazione più bassa di virus, il che può indicare davvero che l’infezione sta passando, ma anche che il campione è stato preso male o in fretta.
Insomma, non bisogna fare troppo affidamento sull’intensità della linea: può essere un segnale positivo se è chiara, ma solo se non compare del tutto hai una buona sicurezza che il virus non c’è più.
Dove si butta il test Covid usato?
Già, dove si smaltisce il materiale usato, soprattutto se infetto perché il test è positivo?
La procedura giusta è chiudere tutto ermeticamente in un sacchetto di plastica (di solito fornito col test, ma se manca sono ottimi quelli per surgelare) e buttare nell’indifferenziato, che va in distruzione.
Anche i fazzoletti, tovaglioli e stoviglie usa e getta e le mascherine usate da un positivo durante la quarantena vanno nell’indifferenziato, sempre ben chiuse in un sacchetto di plastica.
IMPORTANTE: non gettare test usati nei cestini pubblici e soprattutto MAI NEI CONTENITORI FARMACI SCADUTI.
Ma il test fai da te è davvero utile?
In Italia molti virologi e specialisti sconsigliano i test fai da te, mentre negli USA il CDC (il centro più importante per le malattie infettive) spiega come usarli: chi ha ragione?
In realtà i tamponi rapidi fai da te sono utili se usati bene e in maniera responsabile: ecco come.
- Non usarli per organizzare una festa: tamponare tutti gli invitati non garantisce assolutamente che tutti siano sani, visto che il test può sbagliare.
Questa procedura è stata molto usata nei momenti di risalita dell’infezione quando non c’erano particolari divieti di assembramento, ma non è sicura.
- Rispetta bene i tempi: come ti ho detto, se fai la prova subito dopo un contatto a rischio sprechi un test e ottieni un risultato sicuramente non attendibile.
Rischi di avere un test negativo quando in realtà ti sei infettato.
- Risultato positivo? Se sei infetto chiama subito il medico, cerca di fare un tampone di conferma in una struttura, non uscire di casa e se vivi in famiglia isolati in una stanza.
La critica più frequente è che questi test non vengono tracciati, mentre quelli fatti in una struttura vengono segnalati.
Una persona irresponsabile potrebbe fare il test a casa e se positivo far finta di niente e continuare la vita di tutti i giorni.
Non è il test che conta, ma la responsabilità personale; inoltre un test fai da te se positivo e comunicato al medico ti farà fare un test “ufficiale” che sarà tracciato.
Tiriamo le somme
I test fai da te sono utili se segui questa breve lista di controllo:
- Falli al momento giusto: almeno due-tre giorni dopo un contatto a rischio, da ripetere nei giorni successivi se negativi; se hai già sintomi non serve attendere.
- Leggi bene le istruzioni, organizza test, temponi e liquido reagente in maniera ordinata, fai tutto con calma e attenzione, controlla il risultato entro i tempi indicati dalle istruzioni (di solito massimo 15 minuti e non oltre).
- Se il test è positivo isolati subito e avverti il tuo medico.
Se hai sintomi evidenti ed è negativo quasi certamente non hai il Covid.
Se non hai sintomi e sei negativo ma hai avuto un contatto recente con un positivo al Covid non hai la certezza di non esserti contagiato: ripeti il test nei giorni successivi. - Non usare il test per organizzare feste o ritrovi numerosi: basta un solo risultato errato e starai a lungo a contatto con un positivo.
Se segui con attenzione questi punti avrai un risultato davvero utile e quasi certamente attendibile.
Articolo scritto il 2 gennaio 2022 dal Dr. Gabriele Nobili
Ricontrollato e aggiornato il 2 ottobre 2022
Ricontrollato e aggiornato il 5 ottobre 2023
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15 thoughts on “Tampone rapido fai da te: la guida per non sbagliare”
Comments are closed.
Fulvio Ferraro
10 Luglio 2022 at 21:54Le solite cose che si trovano ovunque e sempre parziali e con l’ottica, magari vera, che nessuno capisca nulla.
Un esempio di carenza comune a tutto il web è una sia pur minima spiegazione sulla linea di controllo C.
Io capisco che la carica batterica possa determinare gradi diversi di colorazione di T, ma come interpretare variazioni della linea C che dovrebbe essere “inequivocabile”?
Nessuno scrive una riga che so: basta che si veda , debole , debolissima evanescente, basta che respiri…
NIENTE!
Gabriele Nobili
11 Luglio 2022 at 10:45Buongiorno Fulvio, la linea C deve essere visibile e in genere è sempre bella netta e intensa; se invece non compare il test va rifatto.
Mi spiace che ritenga l’articolo inutile e banale: molte persone mi hanno detto che gli è servito.
Se ha suggerimenti in merito li ascolto volentieri.
Preciso infine che il test non è su batteri ma su virus.
Cordiali saluti.
Gianni
30 Settembre 2022 at 9:48Dottore complimenti per questo interessante articolo!
Una domanda: dopo 10 giorni di positività, sono ancora positivo per nel test la linea T oggi è più sbiadita. Significa che mi sto (finalmente) negativizzando? grazie mille
Cordiali saluti
Gianni
Gabriele Nobili
30 Settembre 2022 at 12:49Buongiorno Gianni e grazie.
I test sono solo qualitativi, cioè la risposta è sì/no, ovvero positivo o negativo: non ti dicono quindi QUANTO virus hai ancora.
Tuttavia, nell’esperienza personale con i test fatti a famigliari e amici ho notato che in effetti la linea tende a essere più chiara verso la fine della malattia, quando i sinotomi spariscono e quindi la concentrazione di virus è scesa.
Prendi però tutto molto con le pinze, perché se il campione è preso male e il test non fatto con attenzione la linea può essere sbiadita solo perché si sono commessi un po’ di errori facendo la prova.
Insomma, io se fossi in te sarei abbastanza ottimista, ma la certezza al 100% non te la posso proprio dare.
In bocca al lupo e un cordialissimo saluto: io il covid l’ho fatto due volte e l’ansia da “linea T” l’ho avuta anche io.
Farmaci per il raffreddore: l'armadietto di casa - Farmacia Nobili
16 Ottobre 2022 at 1:14[…] Precisiamo inoltre che i sintomi del Covid sono praticamente indistinguibili da quelli delle altre malattie da raffreddamento; l’unico modo per capire se è Covid o no è fare il test (leggi qui la nostra guida). […]
Antonio
13 Novembre 2022 at 11:08Se nel test appare prima la linea T e poi successivamente la line C, il test è nullo?
È successo ripetutamente in 3 tentativi ove la linea C appare , poi, di colore più sbiadito rispetto alla linea T.
Grazie
Gabriele Nobili
13 Novembre 2022 at 18:56Buongiorno Antonio, se la linea di controllo C compare, intensa o sbiadita, il test si può ritenere valido; non è raro che la linea T sia di colore più intenso di C, e mi è parso di notare che la linea di positività T è più marcata (e compare immediatamente) quando la carica di virus è maggiore.
Prendi questa considerazione con le pinze, però mi è capitato che a inizio infezione T fosse molto intensa (più del controllo C) e quando si era quasi guariti fosse molto debole, appena visibile.
Poi ogni tanto capitano cose strane: in agosto a mia figlia, con sintomi belli forti, faccio il test e si colora solo la linea di positività T, quindi lo butto e lo rifaccio ma accade di nuovo che T è bella rossa e C non compare.
Ma io considero sempre che se si colora T è perché il test ha trovato qualcosa (cioé il virus), e infatti il tampone fatto in laboratorio era poi positivo.
Ti ripeto, sono considerazioni personali e non ci ho fatto uno studio con centinaia di casi, ma quando la linea di positività T è colorata precauzionalmente io considero il test positivo e comincio a mettere in quarantena la persona; intanto prenoto un test di conferma in laboratorio, in farmacia o dal medico.
Spero di averti chiarito tutto, altrimenti scrivimi e intanto scusa se ti ho risposto in ritardo ma sono tornato solo ora.
Maria
8 Dicembre 2022 at 12:13Buongiorno, ho eseguito un test fai da te e la linea T é comparsa dopo dieci minuti circa, a differenza dell’esecuzione del primo tampone in cui apparve immediatamente. È un segnale che la carica virale sta decrescendo? Grazie e buone feste future!
Gabriele Nobili
8 Dicembre 2022 at 20:32Buongiorno Maria, il test Covid ti dice se sei positiva o no e quindi in teoria è sbagliato basarsi sui tempi di apparizione di T o sulla sua intensità per valutare la quantità di virus presente.
Tuttavia, anche a me è capitato più volte di notare che l’intensità e la rapidità di apparizione della linea sembrano (ripeto: sembrano) correlate a quanto virus hai.
In altre parole, se la linea appare lentamente o è molto pallida è possibile che la carica virale stia scendendo e quindi nel tuo caso può essere un segno positivo.
Prendi tutto molto con le pinze, perché è anche capitato che il motivo fosse un campione preso male.
Io però personalmente quando in agosto ho rifatto il Covid sono stato contento di vedere che giorno dopo giorno la linea T era sempre meno veloce e visibile con l’attenuarsi dei sintomi e della malattia.
Comunque non troverai mai una risposta certa e definitiva alla tua domanda proprio perché questi test non misurano la quantità di virus, ma solo se c’è o no.
So che speravi in una risposta più chiara, ma non posso darti nessuna certezza basandomi sul tipo di linea che appare.
Maria
9 Dicembre 2022 at 17:09È incredibilmente umano questo servizio: lascia quasi sgomenti. Grazie!
Sandra
10 Dicembre 2022 at 16:34Buonasera, se una persona risulta positiva al test fai da te, e rispetta le regole senza continuare la vita e uscire come nulla fosse, deve necessariamente comunicarlo al medico? Grazie
Gabriele Nobili
10 Dicembre 2022 at 17:51Buonasera Sandra, sarebbe meglio anche se il medico ti chiederà di fare un test ufficiale (cioè registrato) da lui, in farmacia o in un centro.
Tra l’altro se ti registrano resta anche traccia della malattia che come sai è considerata come una protezione extra e ti potrebbe evitare un richiamo di vaccino.
In ogni caso continua con tutte le precauzioni per non contagiare gli altri come già stai facendo.
Sandra
11 Dicembre 2022 at 16:38Buonasera, Le rispondo al suo precedente commento che riporto più sotto.
Certamente non esco; martedì sera, siccome avevo avuto un contatto con positivo, e avevo mal di gola (che avevo già nelle settimane passate e sempre negativa) ho fatto tampone ed ero negativa, ho visto una persona per 10/15 minuti, ma ho disinfettato dei quadri che le ho allungato, ho tenuto la ffp2 e l’unico momento in cui non l’ho tenuta eravamo distanti direi 1.5-2 metri e quella sera ero negativa; mercoledì sera l’ho rivista per pochi minuti, ma entrambe con ffp2 e due cose che mi ha dato lei me le ha buttate direttamente in un sacchetto, per cui direi che ho tutelato la persona e non rischio di contagiarla no? Sono risultata positiva poi giovedì mattina…
Per il resto ripeto non esco di casa, disinfetto tutto ciò che può essere in comune con altre persone conviventi, apro maniglie e interruttori della luce con i gomiti o con le maniche di ciò che indosso, e se tocco con le mani, sebbene le abbia disinfettate poco prima, disinfetto con alcool; mi disinfetto le mani ogni volta che mi soffio il naso o che tossisco, se dimentico di tossire nella piega del gomito, ecc…
“Buonasera Sandra, sarebbe meglio anche se il medico ti chiederà di fare un test ufficiale (cioè registrato) da lui, in farmacia o in un centro.
Tra l’altro se ti registrano resta anche traccia della malattia che come sai è considerata come una protezione extra e ti potrebbe evitare un richiamo di vaccino.
In ogni caso continua con tutte le precauzioni per non contagiare gli altri come già stai facendo.”
Mauro
15 Dicembre 2022 at 12:20Veramente i miei complimenti per le spiegazioni mai così chiare da me lette in altri siti o riviste. Persone come lei fanno ben sperare in un futuro frequentato da “esseri umani” . Un grazie da Roma
Gabriele Nobili
15 Dicembre 2022 at 15:30Grazie a te Mauro: cerco di dare informazioni basate su dati ufficiali ma anche sulla vita reale e su quello che io e i miei clienti abbiamo visto e vissuto.