Farmaci per il raffreddore: l’armadietto di casa

I farmaci per il raffreddore da avere a casa

Capita sempre di domenica, vero?
Non ti senti bene, apri il tuo armadietto dei medicinali e non c’è quello che ti serve, o è scaduto, oppure ci sono farmaci che non ricordi più a cosa servono e non sai se usarli o no.
O, peggio, hai tanti prodotti con scatole diverse ma che contengono farmaci molto simili e ne basterebbe uno solo al posto di tanti.
Avere un armadietto dei medicinali in ordine è una sicurezza ma anche un bel risparmio.
Oggi ragioniamo sui farmaci OTC acquistabili senza ricetta, in un prossimo articolo parleremo delle cure naturali per le malattie da raffreddamento.

Importante:

Qui ti descrivo brevemente i farmaci per adulti utili da avere in casa d’inverno, scegliendo arbitrariamente tra quelli più noti e facili da trovare, ma ce ne sono molti altri che possono essere altrettanto efficaci.

E’ però indispensabile che tu ti faccia spiegare dal tuo farmacista se sono adatti alla tua situazione e se non interferiscono con altri farmaci che già usi; soprattutto, questo articolo non può sostituire una lettura attenta del foglietto illustrativo, in particolare controindicazioni, avvertenze, effetti collaterali.

Questo è ancora più importante se stai per prendere un farmaco che non hai mai usato in precedenza e di cui non conosci bene le caratteristiche e i possibili effetti su di te.

In caso di gravidanza, allattamento, terapia cronica con più farmaci consulta sempre un medico o un farmacista prima di usare un farmaco; i farmaci elencati sono per adulti e molti, per dosi e composizione, non sono adatti ai bambini.

I farmaci per le malattie invernali

Raffreddore, influenza, Covid sono le malattie più frequenti e spesso con sintomi simili, a seconda dei casi uno o più dei seguenti: febbre, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari e alle ossa, tosse secca o con catarro, rinite.

Molti farmaci non curano la malattia, che viene affrontata e combattuta dal nostro sistema immunitario, ma solo i sintomi, come capita con influenza e raffreddore; così è anche il Covid, a cui accenneremo di sfuggita e che comunque va sempre seguito da un medico.

Precisiamo inoltre che i sintomi del Covid sono praticamente indistinguibili da quelli delle altre malattie da raffreddamento; l’unico modo per capire se è Covid o no è fare il test (leggi qui la nostra guida).

Paracetamolo o FANS?

Tra i farmaci noti a tutti c’è il paracetamolo (il marchio più noto è Tachipirina), che è un analgesico e antipiretico, cioè combatte il dolore e abbassa la febbre.

E’ quindi molto efficace se c’è mal di testa e sensazione di dolori diffusi (come di ossa rotte) frequenti nell’influenza classica, dove in genere c’è anche febbre alta fin dall’inizio per cui il paracetamolo è il farmaco di prima scelta.

Immagine di un termometro
Il paracetamolo è il farmaco più adatto contro la febbre (Photo by Matteo Fusco on Unsplash)

Inoltre ha il vantaggio di non dare disturbi allo stomaco al contrario di altri analgesici/antipiretici, tanto che in genere può essere usato anche da chi soffre di acidità e reflusso (ha però altre controindicazioni ed effetti collaterali: consulta il foglietto illustrativo).

Tuttavia, con la comparsa della Tachipirina 1000 (che richiede la ricetta medica) si è presa la cattiva abitudine di usare alte dosi di paracetamolo anche per le malattie da raffreddamento, mentre in realtà il dosaggio da 1000 si prende una o due volte al giorno solo per i dolori persistenti, frequenti ad esempio nell’artrosi dell’anziano e in altre malattie croniche.

Quando si usa per il raffreddore se si usa la Tachipirina 1000 tre o addirittura quattro volte al giorno come se fosse la 500 si arriva al dosaggio totale di 3-4 grammi al giorno che è davvero troppo elevato; la via giusta quindi in questi casi è usare sempre e solo il paracetamolo da 500 mg.

Ma se per la febbre il paracetamolo è la scelta migliore, se c’è anche una forte infiammazione alla gola o alle vie respiratorie non è affatto un buon antinfiammatorio, cioè non combatte quella sensazione di gonfiore, arrossamento e calore locale, difficoltà di deglutizione.

In questi casi è meglio usare farmaci antinfiammatori (detti anche FANS), che sono anche efficaci su febbre e dolore, come ad esempio: ibuprofene (Moment, Momendol, Spididol, Brufedol, Buscofen), ketoprofene (Okitask, Ketodol), acido acetilsalicilico (Aspirina, Vivin C).

I FANS quindi in alcuni casi specifici sono una scelta più adatta, come quando l’infiammazione delle vie aeree è il sintomo più presente; secondo alcuni studi i FANS sono anche molto indicati in caso di Covid con sintomi, ma qui è indispensabile consultarsi col medico ed evitare il fai-da-te.

Ma se i FANS sono più “completi” del paracetamolo, perché non usare sempre e solo quelli? Il motivo è che il paracetamolo in molti casi è efficace e ha meno controindicazioni ed effetti collaterali, e di solito poche interazioni con altre terapie in atto.

I FANS invece, soprattutto se usati in quantità elevate e a lungo, possono dare irritazione e bruciori di stomaco, e vanno sempre usati con cautela e solo se indispensabili in caso di gastrite e reflusso acido dello stomaco; anche le interazioni con altri farmaci sono più frequenti.

Rinite e spray nasali per il raffreddore

Quando c’è il naso intasato o che cola abbondantemente gli spray decongestionanti agiscono rapidamente.

I nomi più noti sono Rinazina, Vicks sinex, Actifed e quasi sempre contengono farmaci il cui nome termina con “-zolina” (nafazolina, ossimetazolina, xilometazolina).

Sono principi attivi vasocostrittori, cioè che “stringono” i vasi e diminuiscono l’afflusso di sangue al naso, riducendo così la congestione, ma hanno tante controindicazioni e non vanno usati se hai pressione alta, malattie cardiocircolatorie, glaucoma, problemi alla prostata (per altre importanti avvertenze leggi bene i foglietti illustrativi).

Questo non vuol dire che siano farmaci pericolosi (altrimenti non sarebbero di libera vendita), ma che vanno presi con attenzione e soprattutto per periodi brevi; a lungo andare infatti si  crea una sorta di tolleranza, cioè  bisogna usarli sempre più spesso e a dosi maggiori.

Questo può accadere se invece di impiegarli per un raffreddamento passeggero e di pochi giorni si usano per patologie nasali di altro tipo, come deviazione del setto o polipi, in cui danno sollievo ma per la stessa natura del problema si tendono ad usare senza interruzione.

Un’alternativa più leggera come effetti ma anche senza controindicazioni sono gli spray ipertonici, che contengono acqua di mare molto salina e concentrata e spesso essenze balsamiche.

Non sono dei farmaci ma sono abbastanza efficaci, e li consigliamo anche da alternare agli spray classici che spesso sono usati troppo; sono anche un rimedio per la rinite adatto a chi ha la pressione alta e tutte le altre situazioni in cui i vasocostrittori sono vietati.

Quindi, ricapitolando le avvertenze per gli spray nasali:

  1. Leggere bene le controindicazioni perché sono numerose (ad esempio, non vanno bene per gli ipertesi)
  2. Usarli solo per periodi brevi
  3. Alternarli con prodotti senza farmaci ma efficaci come gli spray ipertonici
  4. Fai attenzione ad abbinarli agli “antinfluenzali misti” (vedi prossimo paragrafo) che spesso contengono farmaci con la stessa azione

Antinfluenzali misti

Definisco così quei prodotti che uniscono due o più principi attivi che agiscono su diversi sintomi contemporaneamente; di solito contengono un antifebbrile o un Fans e un decongestionante nasale, e sono molto utilizzati e noti.

Ad esempio Tachifludec (paracetamolo + fenilefrina), Actigrip (paracetamolo, pseudoefedrina, triprolidina), Asprina influenza e naso chiuso (acido acetilsalicilico+pseudoefedrina), Nurofen influenza e raffreddore (Ibuprofene+pseudoefedrina).

Ci sono anche Zerinol e Zerinolflu (paracetamolo+clorfeniramina), che al posto del decongestionante nasale “classico” hanno un antistaminico, sempre efficace per il naso chiuso ma non controindicato se si ha la pressione arteriosa alta.

Ha una formula simile anche Vicks medinait (paracetamolo+dossilamina, che è un altro antistaminico), ma qui c’è anche il destrometorfano, che calma la tosse.

Questi rimedi misti hanno il pregio di compiere più azioni, e quindi sono più comodi da usare e si spende meno rispetto a due-tre farmaci diversi usati insieme.

Gli svantaggi sono però tanti, ad esempio che si sommano effetti collaterali e controindicazioni di più principi attivi; attenzione ad esempio a quelli che contengono vasocostrittori per liberare il naso, che sono da evitare in molti casi (vedi paragrafo sugli spray nasali).

Il principale però è che non si può fare una vera cura su misura: se hai solo febbre finisci per prendere anche un vasocostrittore nasale che non ti serve, oppure se il prodotto contiene paracetamolo e tu hai febbre, naso chiuso e gola infiammata su quest’ultimo sintomo non avrai alcun effetto.

I farmaci singoli ti danno più possibilità di farti una cura su misura, usando un prodotto specifico per ogni sintomo, cosa che molto probabilmente ti farà guarire prima; ti costerà però un po’ di più e dovrai prendere farmaci diversi più volte al giorno.

Rimedi per il mal di gola

Anche le pastiglie per il mal di gola non sono tutte uguali: prodotti come il Benagol o la NeoBorocillina sono principalmente dei disinfettanti e antibatterici, mentre Benactiv, Neoborocillina goladolore e molti spray (Benactiv, Tantum activ gola, Froben, tutti a base di flurbiprofene) sono degli antinfiammatori locali.

I primi sono efficaci in particolare sui batteri, e hanno un’aziona anche lenitiva e debolmente antinfiammatoria.

In generale però in moltissimi casi il mal di gola è di origine virale, su cui disinfettanti (e anche gli antibiotici, spesso usati a sproposito) sono poco efficaci; se hai un mal di gola forte meglio gli antinfiammatori locali, cioè in pastiglie da sciogliere o in spray.

Se però è davvero insopportabile, tanto che fatichi e hai dolore anche a deglutire è utile aggiungere un FANS da inghiottire come quelli che abbiamo descritto per le malattie da raffreddamento; in questo modo all’azione locale di spray e caramelle aggiungi un utile effetto antinfiammatorio “dall’interno”.

E l’aerosol? In generale per il mal di gola è più efficace il “rimedio della nonna” dei vapori caldi sulla pentola, con bicarbonato o essenze balsamiche; un prodotto abbasatanza unico a questo scopo è il Sedo Calcio, che ha anche agenti idratanti (glicerina) e disinfettanti (sodio benzoato).

La terapia inalatoria con l’aerosol è di solito più adatta alle “basse vie aeree”, ovvero a curare bronchi e polmoni, ad esempio quando c’è molto catarro.

Il nebulizzato dell’aerosol infatti è una nebbia molto fine che va in profondità, si deposita molto poco in gola e inoltre non idrata; il vapore caldo invece ha questa azione lenitiva e idratante.

Tosse grassa o secca?

La domanda è importante, perché si usano farmaci differenti.

Per la tosse secca si usano i sedativi della tosse, che riducono lo stimolo a tossire: sono adatti alle tossi insistenti, stizzose, e che hanno “raffiche” di colpi continui.

Va ricordato che spesso la tosse secca nasce da un’infiammazione della gola che è iniziata in precedenza, e in questo caso va curata prima di tutto quella con i rimedi per la gola descritti sopra, usando un calmante della tosse come terapia aggiuntiva.

Un prodotto abbastanza unico nel suo genere è il Seki sciroppo, il cui principio attivo (cloperastina) ha anche un’azione antistaminica, e quindi può aiutare contro l’infiammazione e l’irritazione delle vie respiratorie.

Quando invece c’è la tosse grassa con catarro abbondante bisogna fluidificarlo e scioglierlo per facilitare l’eliminazione ma di certo non vanno usati i sedativi che “chiuderebbero” di più.

Ci sono casi in cui però anche con la tosse grassa la sera coricandosi partono attacchi insistenti, e quindi è da valutare se solo prima di andare a dormire si deve usare un sedativo, per far passare una notte tranquilla, mentre durante il giorno si continuano a prendere prodotti per fluidificare.

Un altro consiglio è di non dare un fluidificante immediatamente prima di andare a letto, ma almeno con due-tre ore di anticipo, in modo da non smuovere troppo catarro quando si sta per coricarsi, cosa che spesso causa tosse insistente.

Ci sono però anche prodotti che si prendono solo una volta al giorno, come il Fluifort bustine (carbocisteina) o il Fluimucil 600 (acetilcisteina), e quindi in questo caso si danno solo al mattino o comunque mai di sera.

Quando c’è catarro l’aerosol diventa davvero utile e inoltre ha il vantaggio di permettere di fare dei mix di farmaci con azioni complementari, come mucolitici per scioglierlo, cortisonici per ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie e broncodilatatori per agevolare il respiro (broncodilatatori e cortisonici richiedono però la ricetta).

In questo capitolo abbiamo citato un numero molto limitato di marchi commerciali perché è impossibile fare un elenco anche solo parziale: per la tosse ci sono decine e decine di prodotti, molti copia uno dell’altro.

Quindi il consiglio del farmacista o la lettura attenta del foglietto illustrativo di un farmaco che hai già in casa è la soluzione migliore.

Riordinare l’armadietto dei medicinali

Passiamo infine alla parte pratica di come fare ordine nel tuo armadietto.

Per prima cosa fai pulizia, eliminando tutti i farmaci scaduti (ne hai sicuramente), quelli di cui non hai più il foglietto illustrativo e quelli liquidi aperti da più di sei mesi; per gocce, sciroppi e simili infatti una volta aperti la scadenza sulla scatola non conta più ma devi calcolare sei mesi dal primo uso.

Poi accertati di avere un prodotto per febbre e dolore (paracetamolo o FANS), un farmaco per la gola e qualcosa per la tosse: almeno questi tre rimedi ci devono essere, perché se un sabato sera hai il naso chiuso puoi comunque tirare il lunedì, ma se hai febbre alta non puoi certo aspettare e andare alla farmacia di turno può essere difficile.

Controlla anche se hai un termometro che funziona e dei test Covid da fare ai primi sintomi. per capire se ti devi isolare o se si tratta di un semplice raffreddore.

Dei farmaci “misti” con più principi attivi per vari sintomi da raffreddamento ti ho descritto brevemente pregi e difetti, ma averne uno in casa può essere utile perché sono molto pratici.

Gli antibiotici infine sono i farmaci più utilizzati a sproposito in Italia e non passa giorno senza qualcuno che li chieda dopo che ha cominciato di testa sua a prendere qualche pastiglia avanzata da una cura precedente.

Sono farmaci attivi solo contro le infezioni batteriche, ma la maggior parte delle malattie invernali è causata da virus, compreso il mal di gola; usare gli antibiotici è quindi spesso inutile e ti ricordo richiedono la ricetta e vanno scelti e prescritti dal medico.

Un’altra cattiva abitudine è farsi passare un farmaco da un amico, parente o vicino che ti dice “mi ha fatto bene”; prima di tutto non tutti i raffreddamenti sono uguali, e inoltre hai visto che alcuni prodotti sono vietati in certe condizioni, quindi quello che ha fatto bene a lui può far male a te.

Torna quindi utile ripetere quello che ti ho detto fin dall’inizio: solo il consiglio di un medico o di un farmacista e la lettura attenta del foglietto illustrativo ti protegge da brutte sorprese e ti garantisce una cura efficace.

E anche questo articolo vuole solo essere una guida rapida ai farmaci per le malattie invernali e non è sufficiente a darti tutte le indicazioni necessarie, prima di tutto perché cita un numero ristretto e arbitrario di prodotti e soprattutto perché non ne descrive a fondo tutte le caratteristiche, modalità d’uso e controindicazioni.

Il consiglio di un medico o di un farmacista e la lettura attenta e ragionata del foglietto illustrativo sono la base di una cura efficace.

 

Articolo scritto il 15 ottobre 2022 dal Dr. Gabriele Nobili

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