
4 rimedi naturali efficaci contro la stanchezza stagionale: ginseng, rodiola, eleuterococco e pappa reale
In questo articolo parleremo di:
- I rimedi naturali per ritrovare l’energia
- 1. Ginseng: tonico naturale contro la stanchezza mentale e fisica
- 2) Eleuterococco: adattogeno dolce per energia e immunità
- 3) Rodiola: antistress naturale per il tono dell’umore
- 4) Pappa reale: superfood energizzante per tutte le età
- Tonici e sovradosaggio: di più non è meglio
- Attenzione alla dose di attivi e alla qualità
I rimedi naturali per ritrovare l’energia
Con l’arrivo della primavera o dell’autunno spesso compare uno stato di stanchezza e affaticamento, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione e calo del tono dell’umore.
Non si tratta di una condizione patologica grave, ma influenza negativamente le attività quotidiane, la concentrazione e il benessere emotivo.
Le cause sono spesso legate a:
- cambiamenti nei ritmi circadiani;
- variazioni di luce e temperatura;
- squilibri ormonali temporanei;
- stress fisico o mentale accumulato.
Un rimedio naturale può aiutarti a ritrovare energia in modo efficace, ma ognuno ha caratteristiche specifiche e alcuni possono non essere adatti a tutti, soprattutto in presenza di condizioni particolari o terapie in corso.
Gli adattogeni: come funzionano
Si definiscono adattogeni le sostanze naturali che aiutano l’organismo a gestire meglio lo stress, sia fisico che emotivo.
Ecco le quattro caratteristiche principali di un adattogeno:
Aiuto nella Resistenza allo Stress:
capacità di aiutare il corpo a gestire, rispondere e adattarsi a vari tipi di stress, sia fisici che psicologici.
Ciò include lo stress dovuto a fattori ambientali e climatici (ad esempio temperature estreme), a sforzo muscolare intenso, a situazioni psicologiche o mentali faticose (come un esame o un ambiente di lavoro competitivo), a infezioni.
Effetti Normalizzanti:
capacità di equilibrare e stabilizzare i processi fisiologici del corpo.
Non viene modificata una specifica funzione corporea, ma un adattogeno aiuta a riportare l’equilibrio generale dell’organismo prima, durante o dopo uno stress.
Sostegno alle Funzioni Corporee:
un adattogeno può migliorare la funzione di vari sistemi corporei, incluso il sistema immunitario, il sistema endocrino e il sistema nervoso; contribuisce a ottimizzare le prestazioni e l’efficienza del corpo.
Sicurezza:
importante per una sostanza adattogena è la sua sicurezza e la mancanza di effetti nocivi quando usata in dosi normali.
Gli adattogeni devono essere non tossici e non causare disturbi ai normali processi fisiologici del corpo, cosa che li distingue ad esempio dalle sostenze dopanti.
In questo articolo ti parlo di quattro rimedi molto noti, ma spesso poco conosciuti nei dettagli: saperli distinguere è fondamentale per evitare scelte poco efficaci o controproducenti.
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1. Ginseng: tonico naturale contro la stanchezza mentale e fisica
Il ginseng è un valido aiuto naturale per contrastare la stanchezza, grazie alle sue proprietà toniche e adattogene, è molto attivo e dà

benefici immediati ma non è adatto a tutti.
Il tipo che si trova più frequentemente negli integratori è il Panax ginseng (ginseng asiatico), pianta usata da millenni nella medicina tradizionale cinese.
Le sostanze attive presenti nel ginseng sono principalmente i ginsenosidi, che stimolano la risposta dell’organismo allo stress e migliorano la performance fisica e mentale.
Benefici: una carica per mente e corpo
Alcune ricerche mostrano un miglioramento della vigilanza e dell’attenzione, dei tempi di reazione e della prontezza mentale.
In uno studio con due gruppi di persone, quello che assumeva ginseng ha avuto prestazioni migliori di calcolo aritmetico, deduzione logica e ha mostrato una minore fatica mentale e fisica.
Altri studi suggeriscono anche che possa avere effetti benefici sulla funzione sessuale, ma non è stato chiaramente dimostrato, mentre è accertato l’effetto positivo sulle difese immunitarie.
Rilevata anche un’attività ipoglicemizzante, con riduzione della glicemia; questo fatto consiglia prudenza nell’uso in soggetti diabetici.
Controindicazioni e Precauzioni
L’abuso di ginseng può causare effetti collaterali come insonnia, mal di testa e variazioni della pressione arteriosa, tachicardia; questi effetti si hanno con dosi elevate o associate a altri stimolanti come la caffeina o energy drink assunti in quantità eccessive.
Da evitare nei bambini e nelle donne in gravidanza e allattamento.
Altre controindicazioni sono l’uso di anticoagulanti come il Warfarin o di farmaci che agiscono sul sistema nervoso come ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e farmaci contro l’insonnia.
La radice di ginseng da masticare: perché non è la scelta migliore
Molte persone utilizzano la radice di ginseng pura da masticare, pensando sia il metodo più naturale ed efficace.
Tuttavia la composizione della radice intera è variabile e non permette di conoscere con precisione la quantità di ginsenosidi realmente assunti, cioè i principi attivi responsabili dell’effetto adattogeno.
Inoltre, la biodisponibilità può essere ridotta e l’assorbimento non adeguato, mentre un integratore titolato garantisce una dose precisa e costante, dichiarata in etichetta.
2) Eleuterococco: adattogeno dolce per energia e immunità
Il panax ginseng non va confuso con il cosiddetto “ginseng siberiano”, che si chiama eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) ed è una pianta molto diversa, benché anch’essa adattogena.
L’eleuterococco è molto noto per la sua capacità di aumentare l’energia, ridurre la fatica e migliorare la resistenza allo stress, utile quindi per aumentare la capacità di lavoro fisico e intellettuale.
Alcuni studi mostrano un miglioramento di resistenza fisica e concentrazione mentale, ma ha dimostrato di avere soprattutto proprietà immunomodulanti di aiuto al sistema immunitario, e quindi è molto indicato anche nell’astenia durante una malattia o in convalescenza.
La differenza principale con il ginseng asiatico è che l’eleuterococco non dà quell’energica stimolazione nervosa che nelle persone più sensibili può causare un po’ di agitazione.
Le controindicazioni sono simili ad altri adattogeni: no gravidanza e allattamento, no infanzia, possibili interazioni con farmaci, prima di tutto gli anticoagulanti e gli immunosoppressori.
3) Rodiola: antistress naturale per il tono dell’umore
La Rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta perenne che cresce nelle regioni fredde dell’Europa settentrionale, Asia e Artico, ed è conosciuta anche come “radice

d’oro” o “radice artica”, molto usata nelle medicine tradizionali scandinave e russe.
I suoi composti bioattivi sono rosavine e salidrosidi, oltre ad altri fenoli, terpeni, flavonoidi e acidi organici.
Benefici: l’anti burnout
Per burnout s’intende una sidrome legata a condizioni esterne, ad esempio lavorative, che causano uno stress continuo e prolungato che porta a un progressivo esaurimento delle energie fisiche e mentali.
La persona non solo si sente priva di forze, ma manifesta forme psicologiche come nervosismo, insofferenza, apatia, perdita d’interesse, senso di svuotamento, perdita di motivazione, vuoti di memoria, turbe del sonno.
Da alcuni studi la rodiola sembra agire positivamente su questi stati, grazie a un’azione di modulazione del cortisolo, ormone associato allo stress; l’effetto tonico generale si accompagna a una riduzione di ansia e agitazione, con un miglioramento generale dell’umore.
C’è anche un effetto diretto sulla forza e resistenza muscolare, che pare legata a un’azione sul metabolismo energetico e sulla produzione di ATP, fonte energetica del muscolo.
Controindicazioni e Precauzioni
Come tutti i rimedi già visti, l’uso in gravidanza, allattamento e nell’infanzia non è stato adeguatamente studiato e quindi si ritiene controindicato.
Sconsigliabile anche se si usano farmaci con effetto sul sistema nervoso, compresi gli antidepressivi, in quanto non sono state approfondite le possibili interazioni.
L’uso di anticoagulanti a base di warfarin è una controindicazione assoluta.
4) Pappa reale: superfood energizzante per tutte le età
La pappa reale è una sostanza prodotta dalle api operaie ricca di nutrienti e veramente unica, utilizzata all’interno dell’alveare per nutrire la regina e le larve durante lo sviluppo.

Contiene un mix di acqua, carboidrati, proteine, vitamine (soprattutto del gruppo B, come B1, B2, B6, B12, acido pantotenico e niacina), minerali (quali ferro, calcio e potassio) e acido 10-idrossidecenoico (10-HDA), il componente più attivo che non si trova in quantità significative in altri prodotti dell’alveare come il miele o il polline.
È un acido grasso insaturo che ha dimostrato proprietà antimicrobiche, in particolare contro alcuni batteri e funghi, e nell’alveare contribuisce alla protezione da infezioni e parassiti.
La pappa reale più che un adattogeno è un vero e proprio “superfood” molto efficace a tutte le età.
Benefici: energia e appetito anche per bambini e anziani
Rispetto ad altri rimedi naturali la pappa reale è in genere efficace e adatta anche ai soggetti più delicati come bambini e anziani.
Molti studi testimoniano una buona azione immunomodulante, un effetto tonico ed energizzante, un aumento dell’appetito, un possibile effetto antianemico; questo rende la pappa reale un’ottima risorsa durante stati di malattia e convalescenza, con anche un effetto tonico e migliorativo delle capacità cognitive.
Particolarmente evidenziata dalla ricerca è l’ottima attività sul sistema immunitario, cosa che suggerisce l’uso in più cicli da ripetere mensilmente durante i mesi invernali.
Il grosso vantaggio della pappa reale è che è quasi sempre ben tollerata, e priva di azioni stimolanti sul sistema nervoso (a differenza ad esempio del ginseng) che potrebbero disturbare i più piccoli e gli anziani.
Pappa reale: precauzioni ed avvertenze
Nonostante i suoi benefici, la pappa reale può causare reazioni allergiche in individui sensibili ai prodotti delle api, ed è quindi sconsigliata in caso di allergie note a miele, polline o altri derivati dell’alveare.
In gravidanza e durante l’allattamento l’uso della pappa reale dovrebbe essere valutato attentamente e sempre sotto il controllo di un medico, a causa della mancanza di studi esaustivi sulla sua sicurezza in queste condizioni, situazione comune a moltissimi rimedi naturali.
E’ stata riportata l’interazione con anticoagulanti a base di warfarin (ad esempio Coumadin e Sintrom): se sono farmaci che usi, la pappa reale va evitata.
Tonici e sovradosaggio: di più non è meglio
Gli effetti positivi degli adattogeni possono però facilmente portare ad un uso eccessivo che può dare sovradosaggi ed effetti collaterali imprevisti; il più comune è quello dato dall’abuso di ginseng, che ad alte dosi può dare agitazione ed insonnia, oltre a disturbi gastrici.
Si tratta di effetti rarissimi alle dosi che consigliamo, ma che compaiono quando si eccede o si associano altri stimolanti come caffeina ed energy drink, cosa sempre da evitare.
E’ importante poi ricordare che il sonno è il principale metodo di recupero fisico e mentale, oltre che di fissazione della memoria: mantenersi svegli più a lungo con l’aiuto di eccitanti alla lunga può addirittura peggiorare le prestazioni fisiche e mentali.
Gli adattogeni quindi vanno utilizzati come aiuto di un uno stile di vita equilibrato, e alla lunga non riescono e non possono compensare le cattive abitudini.
Attenzione alla dose di attivi e alla qualità
Un ultimo punto importante: ormai gli integratori più seri ti indicano non solo la quantità di sostanza per dose (ad esempio, ginseng 160 mg) ma anche la concentrazione del principio attivo (titolata 20% ginsenosidi).
Quest’ultima grandezza, la titolazione in principio attivo, è quella che conta perché ci sono qualità molto differenti di ginseng con caratteristiche benefiche e costi molto diversi.
Qundi tra due prodotti uno con 200 mg di ginseng e l’altro con 300 mg guardare la quantità totale trae in inganno, perché il primo potrebbe avere i principi attivi del ginseng più concentrati e quindi più efficaci anche se la dose totale è minore.
Basarsi quindi sulla semplice quantità di pianta contenuta o ritenere che due prodotti con prezzi diversi siano sostanzialmente uguali può portare a valutazioni sbagliate e ad effetti insoddisfacenti.
FAQ
Qual è il miglior rimedio per la stanchezza mentale?
La rodiola è particolarmente indicata nei periodi di stress e affaticamento emotivo.
Ginseng e caffeina si possono assumere insieme?
Meglio evitarlo: l’associazione può causare insonnia, agitazione e aumento della pressione.
La pappa reale è adatta ai bambini?
Sì, è uno dei pochi tonici naturali ben tollerati anche dai più piccoli, salvo allergie specifiche.
Cosa scegliere se ho bisogno di energia ma sono molto sensibile agli stimolanti?
In questo caso è preferibile l’eleuterococco o la pappa reale, che offrono un’azione più delicata rispetto al ginseng.
È possibile assumere più adattogeni insieme?
In genere è sconsigliato combinare più adattogeni, si rischia di sovraccaricare l’organismo o avere effetti indesiderati.
Quanto tempo serve per vedere i benefici?
I primi effetti si notano in pochi giorni, ma per un’azione completa sono spesso necessari cicli di 3–4 settimane, seguiti da una pausa.
Bibliografia e fonti:
The Clinical Efficacy of Rhodiola rosea L. in Managing Stress-Induced Conditions
Parliamo di: “pappa reale” – articolo su FIMP
Fabio Firenzuoli: Fitoterapia – Guida all’uso clinico delle piante medicinali – Ed. Edra
Autori vari: Alimentazione per lo sport e la salute – Casa Editrice Ambrosiana
Articolo scritto dal Dr. Gabriele Nobili il 1 marzo 2024
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