
Pelle al sole: fai la cosa giusta
In questo articolo parleremo di:
Protezione solare: fai le mosse giuste.
Pelle, sole e protezione solare: in questo articolo vogliamo spiegarti che proteggersi dai raggi del sole non significa rinunciare all’abbronzatura ma proteggersi dai danni, a volte anche gravi, delle radiazioni solari.
Il sole è sempre un amico?
In questi ultimi anni si sono verificati due fenomeni che insieme sono diventati pericolosi.
Da una parte il culto dell’estetica, di cui fa parte anche l’essere abbronzati, dall’altra il buco nell’ozono e una radiazione solare sempre più intensa e dannosa.
Capita quindi che molti, alla ricerca dell’abbronzatura perfetta, scelgano protezioni solari troppo basse o addirittura non le usino.
È quindi utile ricordare che:
- L’abbronzatura è un tentativo della pelle di difendersi da un danno provocato dal sole.
La melanina, che rende la pelle più scura e apparentemente più bella, è in realtà una risposta a uno stress esterno. - I raggi del sole non filtrati producono un notevole invecchiamento cutaneo: pensa alla pelle coperta di rughe di chi vive sempre al sole come i pescatori.
- Il sole provoca scottature anche gravi, macchie cutanee (discromie) e tumori alla pelle: questi ultimi sono in continuo aumento.
Ma neanche in vacanza posso rilassarmi un po’?
Non stiamo facendo terrorismo, ma cerchiamo di farti capire che, come metti la cintura di sicurezza o il casco, devi usare anche il solare per proteggerti.
Ecco allora qualche indicazione pratica perché la scelta e l’uso del solare non sia una preoccupazione ma un’azione naturale.
Partiamo dal fototipo, cioè dal tipo di pelle che hai.

Si va dal grado I (pelle chiarissima, capelli rossi, difficoltà ad abbronzarsi senza scottarsi) al grado V (pelle e capelli scuri, abbronzatura immediata e intensa).
È intuitivo che il fattore di protezione solare dovrà essere massimo per il grado I e più basso per il V.
Ma non è tutto: il sole di una giornata al Lago Maggiore non ha la stessa intensità di quello di una spiaggia in Sicilia, e questo è il secondo punto da tenere presente.
E aggiungiamo anche che il sole di mezzogiorno è molto più intenso di quello del primo mattino o del tardo pomeriggio, e che in riva al mare, in alta quota e sulla neve i raggi sono più forti.
Ti stai scoraggiando? Troppo complicato?
In realtà basta farsi tre semplici domande:
- Com’è la mia pelle
- Dove vado
- In quale momento della giornata e in che condizioni ho intenzione di stare al sole
E ricordarsi che la scelta giusta è usare la protezione che risponde bene a tutte e tre.
Adesso siamo quasi pronti
Siamo riusciti a convincerti, ora devi scegliere e usare il solare.
Prima di tutto accertati che abbia filtri per tutti i tipi di raggi solari:
- Raggi solari UVB: hanno un’azione superficiale sulla pelle e danno eritemi e scottature
- Raggi solari UVA: penetrano più a fondo arrivando fino al derma, lo strato più profondo della pelle,
- Raggi IR (Infrarossi): raggiungono lo strato profondo (derma) e formano radicali liberi
Poi butta i solari dell’anno scorso e sostituiscili.
Lo so cosa stai pensando, ma col tempo i filtri solari si deteriorano, e non è una scusa per farti spendere di più; c’è chi fa dei calcoli fantasiosi, del tipo “dopo un anno un solare protezione 50 è diventato un 30”, ma purtroppo non c’è nessuna garanzia che sia così.
Soprattutto, se usi bene i solari non ne avanzerai per l’anno successivo.
La quantità da usare infatti non è la minima necessaria per coprire il corpo, ma deve essere abbondante e l’applicazione ripetuta durante la giornata.
Alcuni solari resistono all’acqua ma dopo un bagno prolungato vanno rimessi.
In pratica, per una settimana di vacanza serve più di un flacone a testa.
La prudenza non è mai troppa
Ecco i nostri ultimi suggerimenti che sono semplicemente un riassunto di azioni di buon senso:
- Stai al sole gradatamente, aumentando giorno dopo giorno l’esposizione
- Evita le ore più calde tra mezzogiorno e le 16.00
- I bambini hanno la pelle delicatissima, sono più a rischio scottature, è più difficile mettergli la crema e fanno di solito molti bagni: non dimenticarlo e sotto i tre anni non esporli direttamente al sole
- Cappelli, ombrelloni, indumenti attenuano ma non bloccano i raggi solari: non sostituirli quindi alle creme protettive
- Anche la pelle più abbronzata ha bisogno sempre di una protezione
- Sole, caldo, sudore: non scordarti di bere più del solito
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