
Sole, pelle, creme solari: la protezione su misura per te
In questo articolo parleremo di:
- Pelle al sole: sai scegliere la protezione giusta per te?
- I falsi miti sulla protezione solare
- Come scegliere il solare giusto: fototipo, SPF e condizioni ambientali
- Guida alla protezione solare perfetta: come usare la crema
- La scadenza del solare: PAO e data di scadenza
- Leggere l’etichetta della crema solare
- Sei cose da ricordare per un’abbronzatura sicura
- Il sole è sempre presente e la protezione è necessaria
- Domande frequenti sulla protezione solare (FAQ)
Pelle al sole: sai scegliere la protezione giusta per te?
Se ami il sole e l’abbronzatura, ricordati che i raggi UV possono causare danni importanti alla pelle, visibili e invisibili: proteggersi è fondamentale per prevenire scottature, invecchiamento precoce e malattie cutanee.
La fotoprotezione è indispensabile: le radiazioni UVA, UVB e infrarossi (IR) penetrano nella pelle e provocano danni sia a breve che a lungo termine, e negli ultimi 20 anni l’incidenza dei tumori cutanei, incluso il melanoma, è aumentata in modo allarmante.
Inoltre, la luce solare è il principale fattore di invecchiamento cutaneo, accelera la comparsa di rughe, macchie (ne abbiamo parlato ➡️ QUI) e perdita di tono della pelle, ma molte persone continuano a sottovalutare l’uso della protezione solare.
Spesso scelgono un SPF (fattore di protezione) non adeguato, applicano la crema in modo scorretto, ne usano troppo poca o dimenticano di riapplicarla dopo il bagno, compromettendone l’efficacia.
In questo articolo ti spiego come scegliere e usare il solare giusto per avere una pelle sempre protetta, luminosa, abbronzata, senza rughe e — soprattutto — senza brutte sorprese.
I falsi miti sulla protezione solare
Prima di tutto, è bene sfatare alcune convinzioni errate che portano molte persone a non proteggersi adeguatamente:
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- “Le creme solari rallentano l’abbronzatura”: falso, una protezione adeguata permette di abbronzarsi meglio e con un colorito più uniforme, evitando scottature e spellature che tra l’altro ti costringerebbero a non esporti più.
- “La protezione serve solo nelle ore più calde”: falso, i raggi UV sono presenti anche al mattino e alla sera, specialmente in presenza di acqua o sabbia che riflettono la luce.
- “Basta metterla al mattino”: falso, il solare va riapplicato ogni 2 ore e dopo ogni bagno o sudorazione abbondante.
- “Il sole fa bene alla pelle”: falso, esporsi senza protezione favorisce la formazione di radicali liberi, disidratazione, rughe e lesioni cutanee anche gravi, come cheratosi attiniche o tumori della pelle.
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Come scegliere il solare giusto: fototipo, SPF e condizioni ambientali
Per scegliere la protezione solare più adatta, considera due fattori principali: il tuo fototipo e le condizioni ambientali (luogo, stagione, ora del giorno).
Cos’è il fototipo?
Il fototipo è l’insieme di alcune caratteristiche come colore della pelle, degli occhi e dei capelli che sono utili per capire come reagisce la tua pelle al sole e che tipo di protezione le serve.
Partendo dal fototipo quindi ti sarà più facile capire se per te è meglio usare un filtro solare molto alto o puoi usarne uno un po’ più basso.
Tabella fototipi: che tipo sei e quale SPF usare?
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- Fototipo 1: pelle molto chiara con lentiggini, occhi chiari, capelli biondo-rossi, al sole si arrossa e si scotta con facilità, produce pochissima melanina, richiede massima protezione. → SPF 50+ sempre.
Il fototipo e le condizioni ambientali determinano le protezione che devi usare - Fototipo 2: pelle chiara, occhi chiari, capelli biondi o castano chiaro. Anche qui il rischio di scottature è elevato → SPF 50+ soprattutto nei primi giorni e nelle ore più calde.
- Fototipo 3: pelle media, occhi e capelli castani, si abbronza gradualmente, ma si può scottare specie nei primi giorni di esposizione. → SPF 50+ all’inizio, poi 30 quando ha ottenuto una buona abbronzatura di base.
- Fototipo 4: pelle olivastra, capelli e occhi scuri, si abbronza bene, scottature rare. → SPF 30, o 15 nelle ore meno calde.
- Fototipo 5 e 6: pelle scura o molto scura. Si scotta raramente. → SPF 15 o inferiore, ma attenzione a discromie e macchie.
- Fototipo 1: pelle molto chiara con lentiggini, occhi chiari, capelli biondo-rossi, al sole si arrossa e si scotta con facilità, produce pochissima melanina, richiede massima protezione. → SPF 50+ sempre.
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Attenzione però alla presenza di macchie, nei o cheratosi che richiede l’uso di SPF 50+, indipendentemente dal fototipo.
Sole e protezione: quanto contano ambiente e orario
Luogo, ambiente e momento della giornata vanno sempre considerati: il sole di mezzogiorno in agosto su una spiaggia del Sud è molto più intenso rispetto a quello di un pomeriggio sul lago di Varese o Maggiore.
Incrocia sempre il tuo fototipo con l’orario e il luogo dell’esposizione:
- Fototipo 3 al lago a maggio? SPF 30 potrebbe bastare.
- Fototipo 3 in spiaggia a mezzogiorno? Meglio SPF 50+.
Ricorda: SPF alto non significa niente abbronzatura, ma solo più sicurezza e meno danni.
Guida alla protezione solare perfetta: come usare la crema
Quanto prodotto applicare?
Il fattore SPF indicato sull’etichetta vale solo se la crema viene applicata in quantità sufficiente: almeno 2 mg/cm² di pelle, ovvero circa una mano piena per il corpo di un adulto.
Tieni conto poi che la crema va riapplicata più volte al giorno, circa ogni 2 ore, e dopo ogni bagno o sudorazione intensa.
Per una settimana di vacanza senza brutte sorprese servono almeno 1-2 flaconi grandi a persona.
“Water resistant” non vuol dire waterproof
“Resistente all’acqua” significa che il solare mantiene il 50% della protezione dopo 40 minuti di bagno.
Quindi dopo una nuotata il tuo solare ha perso metà del potere di protezione, cioè se usi una protezione SPF 30 la reale capacità protettiva all’uscita dall’acqua scende a SPF15!
Dopo il bagno asciugati bene e riapplica sempre la protezione.
Il doposole serve davvero?
La radiazione solare è un AGENTE CANCEROGENO DI TIPO I, ed è dimostrato che il danno al DNA continua durante la notte; in altre parole, anche dopo il tramonto gli effetti del sole sulla pelle continuano.
Ecco l’importantissimo ruolo della crema doposole: gli antiossidanti e antiradicali liberi che contiene hanno lo scopo di impedire la progressione del danno, oltre a fissare l’abbronzatura e rigenerare la pelle.
La scadenza del solare: PAO e data di scadenza
Le creme solari hanno una scadenza, indicata in due modi:
- Data di scadenza: valida solo se il prodotto non è mai stato aperto.
- PAO (Period After Opening): indica per quanto tempo il prodotto è stabile dopo l’apertura (es. 12M = 12 mesi).
In altre parole, una volta aperta non vale la data scritta sulla scatola ma il PAO, e quindi dovrai ricordarti quando l’hai aperta e fare i tuoi conti: l’ideale è scrivere la data sul flacone con un pennarello indelebile.
Tieni conto che il filtro solare nel tempo si deteriora e può perdere molto della sua efficacia; una vecchia crema protezione 50 può avere una protezione ridotta a 20, 10 o addirittura aver perso qualsiasi efficacia.
Inoltre potrebbe essere stata alterata dagli sbalzi di temperatura a cui l’abbiamo sottoposta (spiaggia, auto, borsa frigo…).
Leggere l’etichetta della crema solare
I solari non sono tutti uguali se leggi l’etichetta trovi molte informazioni utili.

L’immagine a fianco ti fa capire cosa devi trovare sull’etichetta del solare: abbiamo preso ad esempio un solare Bionike, che ha sempre tutte le indicazioni necessarie.
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- Che tipi di filtri solari contiene: ci deve essere indicata in etichetta la protezione contro raggi UVA, UVB e IR (infrarossi).
- Resistenza all’acqua: controlla sempre se è resistente all’acqua.
- SPF (Sunburn Protection Factor): è il fattore di protezione solare, espresso da un numero e da una descrizione (molto alta, alta, media, bassa).
- Assenza di allergeni (ad esempio nickel tested), eventualmente di profumo,
- PAO (Period after opening) ben visibile: indica la scadenza del solare dopo la prima apertura.
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Cerca tutti questi punti necessari per capire se il prodotto che stai acquistando è valido e sicuro.
Su alcuni prodotti ci sono altre caratteristiche che sono a volte trovate commerciali, come il fatto che sia anti-sabbia o anti-insetti.
La presenza di dizioni tipo “anti rughe” o “idratante” può essere un reale vantaggio solo se ci sono realmente componenti attivi, come ad esempio l’acido ialuronico: controlla quindi anche questo in etichetta.
Comunque quello che conta davvero è il tipo e la qualità dei filtri.
Sei cose da ricordare per un’abbronzatura sicura
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- Scegli il fattore di protezione più adatto al tuo fototipo e non pensare che una protezione alta ostacoli l’abbronzatura.
- Tieni conto nella scelta di dove andrai (quindi della “forza” del sole) e quanto ti esporrai.
- Usa una quantità abbondante di crema per avere la protezione indicata sul flacone.
- Rimetti la crema dopo il bagno, anche se è resistente all’acqua.
- Non usare una crema aperta da troppo tempo e rispetta la scadenza PAO.
- Proteggiti sempre, eventualmente passando a un fattore un po’ più basso solo nelle ore meno calde; la radiazione solare è un fattore di stress e pericolo e la pelle va sempre protetta dai raggi UV.
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Il sole è sempre presente e la protezione è necessaria
Concludiamo ricordandoti che la protezione solare va usata sempre e non solo quando ti stendi al sole: i raggi UV sono sempre presenti e raggiungono la pelle anche quando cammini in città o stai sul balcone o in giardino a fare piccoli lavori.
Ma non è tutto: anche nelle giornate nuvolose i raggi solari sono sempre presenti e il messaggio quindi è usare la protezione solare sempre, non solo in spiaggia.
Un filtro solare è anche un vero e proprio cosmetico, in quanto previene l’invecchiamento cutaneo e la comparsa di rughe profonde: è quindi un controsenso usare creme antirughe potenti, magari molto costose, per riparare danni estetici che avresti potuto evitare con una buona crema solare.
Infine, l’aumento costante di malattie della pelle causate dal sole (carcinomi basocellulari e squamocellulari, melanomi) rende la crema solare un’importante prevenzione che va oltre gli aspetti estetici e diventa quasi un m edicamento.
Domande frequenti sulla protezione solare (FAQ)
❓ Ogni quanto va riapplicata la crema solare?
Ogni 2 ore e sempre dopo un bagno o una sudorazione intensa, anche se il prodotto è resistente all’acqua.
❓ Posso usare una crema solare dell’anno scorso?
Solo se rispetta il PAO (cioè la validità del prodotto dopo la prima apertura, ad es. 12 mesi) e non è stata esposta a fonti di calore e sbalzi di temperatura. In caso di dubbio, meglio sostituirla.
❓ Un SPF 50 blocca l’abbronzatura?
No, permette un’abbronzatura più graduale, uniforme e sicura, evitando scottature e spellature.
❓ I bambini devono usare lo stesso solare degli adulti?
Meglio usare formulazioni pediatriche, specificamente studiate per la pelle sensibile dei più piccoli, con SPF molto alto (50+) e testate dermatologicamente per uso pediatrico.
❓ Devo proteggermi anche in città o al lavoro?
Sì. I raggi UVA sono presenti tutto l’anno e penetrano anche attraverso vetri e nuvole: una fotoprotezione quotidiana è sempre raccomandata. (➡️ leggi anche: I solari da città: meno rughe, macchie e invecchiamento cutaneo)
Leggi anche…
➡️ Le macchie scure sul viso: perché compaiono?
➡️ Macchie da sole, allergia solare, cheratosi: le protezioni solari altissime
Fonti di questo articolo e approfondimenti:
Come proteggersi dai raggi nocivi – AIRC
Fotoprotezione: consigli pratici per un’estate sicura – SIDEMAST
Tornare al sole in sicurezza – AIDECO
Articolo scritto dal Dr. Gabriele Nobili e rivisto il 30 marzo 2025
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