Disfagia: come addensare i liquidi

Come addensare i liquidi per chi ha la disfagia

La disfagia, o difficoltà nella deglutizione, può mettere a rischio la sicurezza e il benessere del paziente, a causa del rischio di soffocamento o aspirazione di cibo nei polmoni che può provocare una seria complicazione: la polmonite “ab ingestis”, cioè causata dal passaggio accidentale di alimenti liquidi o solidi nei polmoni.

Diventa quindi indispensabile modificare la consistenza degli alimenti e delle bevande.

Ciò vuol dire modificare la densità di un liquido, ad esempio l’acqua, fino ad arrivare a uno sciroppo, a una crema fluida simile alla maionese o addirittura a un alimento semisolido con la consistenza di un budino, a seconda della capacità di deglutire del paziente.

Premesso che è indispensabile stabilire la densità giusta con anche l’aiuto del medico curante, ecco una guida pratica per addensare i liquidi.

Che liquidi posso addensare per la disfagia?

Prima di tutto, ovviamente, l’acqua, in quanto è indispensabile mantenere una buona idratazione del paziente che se fa farica a deglutire tende a bere molto meno.

Tuttavia, con gli addensanti moderni a base di gomma xantano si può addensare qualsiasi liquido, caldo o freddo, ad esempio:

  • Latte, the, caffè, caldi o freddi

 

Immagine di un bicchiere di spremuta di arancio addensata per disfagia
Le spremute di agrumi si filtrano per eliminare pezzetti di polpa o semi
  • Succhi di frutta, spremute o centrifugati da frutta fresca; in questi casi filtrare con un colino per rimuovere pezzetti di polpa o semi.

 

  • Frullati: anche qui, eliminare i semi e pelare la frutta per evitare che rimangano pezzetti di buccia

 

  • Vino o birra se concessi dal medico

 

Vino e birra possono sembrare inutili o pericolosi per un malato, ma se consentiti in piccole quantità possono soddisfare quel desiderio di normalità che il paziente disfagico ha e che manca in una dieta tutta a base di creme e “pappe”.

Ovviamente vanno invece evitati i superalcoolici.

 

Che addensante per disfagia usare

Ci sono due tipi principali di addensanti: quelli a base di gomma xantano e quelli con amido di mais modificato

Caratteristiche degli addensanti per disfagia con gomma xantano

Immagini di cucchiaio con acqua gelificata con addensante per disfagia
Gli addensanti con gomma xantano sono ideali per le bevande
  • Insapore e incolore, non modifica il gusto e il colore del liquido

 

  • Amilasi resistente: l’amilasi è un enzima presente nella saliva che agisce sui carboidrati e che può cambiare la consistenza di alimenti addensati con prodotti a base di amido modificato, ma con la gomma xantano questo non succede

 

  • Stabilità: il liquido addensato non modifica la consistenza anche se non consumato per diverse ore

 

  • Ottima resa: con pochi grammi di prodotto si addensa perfettamente un liquido

 

Caratteristiche degli addensanti per disfagia con amido modificato

  • Insapore ed incolore

 

  • Non sempre amilasi resistente: ci sono prodotti che all’amido aggiungono altri gelificanti che garantiscono una buona amilasi resistenza, ma ce ne sono altri che non sono resistenti e possono cambiare consistenza se tenuti in bocca

 

  • Non sempre stabili: anche qui, alcuni prodotti sono abbastanza stabili, altri meno e se non consumata subito la bevanda si addensa sempre più

 

  • Resa inferiore: in genere serve una quantità molto più alta di addensante con amido modificato rispetto a quelli con gomma xantano

 

Nonostante gli addensanti con amido modificato sembrino meno validi, in realtà sono ottimi in particolare per le preparazioni alimentari come creme, passati di verdura e altri alimenti frullati, perchè li addensano bene e soprattutto hanno un costo inferiore rispetto agli addensanti con gomma xantano.

Può essere utile quindi avere in casa i due tipi di addensante, quelli con xantano per le bevande e quelli con amidi per le pietanze.

Come usare gli addensanti per disfagia

Come già detto, la densità desiderata si raggiunge con una quantità precisa di polvere addensante sciolta in un quantitativo fisso di liquido, indipendentemente dal tipo di bevanda: succo di frutta, acqua, vino, caffè richiedono la stessa quantità di addensante a parità di volume di liquido.

In ogni caso leggi attentamente le istruzioni sulla confezione di addensante.

Secondo noi il metodo migliore è questo:

1) Preparati un misurino per i liquidi

  • Procurati un bicchiere di plastica trasparente robusto (no usa e getta)

 

  • Controlla la quantità di liquido da addensare consigliata dal produttore dell’addensante; di solito in etichetta ci sono dizioni del tipo: “quantità di addensante per 125 ml di liquido”

 

  • Con una bilancia elettronica pesa il liquido nel bicchiere, sapendo che il peso è uguale alla quantità in ml, ovvero: 125 g = 125 ml

 

  • Con un pennarello indelebile segna il livello del liquido, così non ti servirà più pesare ma userai il bicchiere come misurino

2) Preparazione con gomma xantano

  • Se usi addensante a base di gomma xantano metti PRIMA la polvere nel bicchiere o nella tazza

 

  • Aggiungi poi il liquido del misurino, agitando bene e aspetta qualche minuto prima di servire

 

  • Non aggiungere successivamente altra polvere che potrebbe non sciogliersi bene o formare grumi

3) Preparazione con amido modificato

  • Versa il liquido in un bicchiere o in una tazza

 

  • Aggiungi DOPO a pioggia l’addensante

 

  • Mescola bene e attendi qualche minuto prima di servire

 

Come vedi, la differenza importante è che con la gomma xantano devi sapere PRIMA quanta polvere ti serve, perché se il risultato non è abbastanza denso  è meglio non aggiungerne altra successivamente.

Quindi la prima volta che usi un addensante con gomma xantano dovrai fare delle prove, preparando più varianti della bevanda con quantità diverse di addensante, ad esempio: la prima con un solo misurino di polvere, la seconda con due, la terza con tre…

Sulle confezioni di solito ci sono indicazioni precise sulla quantità di addensante e di liquido da usare per ottenere diverse consistenze (sciroppo, crema, budino) che ti aiuteranno.

Trovata la consistenza giusta adatta al paziente, segnati bene le quantità di liquido e di polvere in modo che chiunque prepari non sbagli.

Altre indicazioni importanti

In genere si consiglia per le bevande di somministrarle fredde, perché così stimolano il riflesso della deglutizione.

Sarebbe meglio in questi casi mettere il liquido da addensare in frigo prima di aggiungere la polvere, in modo che al momento della preparazione sia già freddo; raffreddare un liquido già addensato può infatti cambiarne, anche se di poco, la consistenza.

Discorso analogo per le pietanze calde: se hai preparato un passato di verdura in abbondanza e lo servi in più pasti, meglio scaldarlo e addensarlo di volta in volta quando è già in temperatura.

In genere tutte le confezioni di addensante contengono il loro misurino specifico per il prodotto; se lo smarrisci, non usare misurini differenti o cucchiai, piuttosto compra un’altra confezione per recuperare il  misurino.

Un trucco è comunque pesare la quantità di polvere del misurino con la bilancia elettronica e segnarti il valore; se perdi il misurino, saprai comunque la quantità giusta in grammi da aggiungere.

L’ultimo consiglio importante è sulla conservazione: un liquido addensato va consumato in poche ore se tenuto a temperatura ambiente e entro 24 ore se messo in frigo.

Infine: attenzione alla disidratazione

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: una persona deve bere abbondantemente, almeno 1,5 litri di liquido al giorno ma se possibile di più.

Con la disfagia però si tende a bere meno, prima di tutto perché inghiottire diventa più difficile e faticoso, ma a volte anche perché il paziente è poco collaborativo e magari anche un po’ depresso e scoraggiato; è indispensabile invece mantenere una buona idratazione, e qualsiasi trucco è buono.

Una prima idea è variare molto i gusti se usi acqua già pronta in gel (acqua gelificata), oppure usare addensanti aromatizzati come ad esempio Dysphameal Fibradense gusto mosto d’uva, in modo da ridurre la monotonia.

Come hai visto poi, puoi addensare qualsiasi liquido, dal succo di frutta alla birra fino alle bibite tipo Coca Cola; importante tuttavia confrontarsi con il medico per stabilire bene cosa usare e cosa no.

Infine, ricordati che per il disfagico deglutire è faticoso e stancante, quindi in genere preferirà bere poco in più riprese piuttosto che inghiottire un bicchiere intero in una volta sola; quindi è necessario insegnargli a bere spesso se è autonomo o addestrare chi lo assiste a dare i liquidi molto di frequente.

 

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Bibliografia

Le informazioni di questo articolo sono state tratte direttamente dalle schede informative dei prodotti Nestlè-Resource, Nutricia, Dysphameal e dal materiale informativo presente sui relativi cataloghi.

 

Articolo scritto l’ 11 settembre 2024 dal Dr. Gabriele Nobili


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