Paxlovid: l’antivirale contro il Covid
In questo articolo parleremo di:
Paxlovid: il farmaco anti-covid
E’ notizia di questi ultimi giorni che a breve il nuovo farmaco anti-covid Paxlovid sarà distribuito in farmacia con prescrizione del medico di famiglia.
Immaginiamo già che ci sarà una grande domanda da parte di persone che, senza sentire il medico, vorranno tenerlo in casa per sicurezza o, peggio, usarlo di testa loro alla prima necessità, ad esempio un tampone fai da te positivo.
Sarà prevedibilmente una situazione come quella degli antibiotici, che ci vengono richiesti continuamente (ricevendo sempre un “no”) senza alcuna prescrizione medica, perché si pensa che comunque facciano sempre “bene” e si possano utilizzare da soli non appena si ha un po’ di febbre.
Ma ogni farmaco va usato con attenzione e non a casaccio, e nel caso del Paxlovid questo è ancora più importante.
Quindi precisiamo subito che Paxlovid non potrà essere dato IN NESSUN CASO senza ricetta medica
Cos’è il Paxlovid
Paxlovid è la combinazione di due antivirali, il Nirmatrelvir (detto anche PF-07321332) e il Ritonavir, che riescono a limitare le replicazione del virus; il primo è il composto efficace contro il virus, il secondo ne potenzia gli effetti.
Il virus per replicarsi utilizza delle proteine che vengono unite da un enzima, la proteasi virale C3-like; in questa maniera costruisce la sua struttura, una specie di guscio protettivo al cui interno c’è l’RNA virale da cui si originano altre copie che si diffondono nell’organismo.
Paxlovid interferisce con questa proteasi e rallenta molto la replicazione, limitando la progressione della malattia.
E allora, abbiamo la soluzione contro il Covid? Non esattamente.
Il vaccino prima di tutto
Paxlovid non è un’alternativa al vaccino, che è una prevenzione indispensabile contro il Covid.
Per spiegare la prevenzione, che a quanto pare non è ancora chiara a tutti, l’esempio più facile da capire è quella di un ladro che vuole entrare in casa.
Il vaccino agisce come un antifurto, cioè interviene prima che il ladro entri, mentre il Paxlovid è la volante della polizia che arriva quando il furto c’è già stato e la casa è svaligiata.
Il Covid, come un ladro, una volta che entra nell’organismo può fare danni seri e anche molto duraturi e difficili da eliminare (il cosiddetto Long Covid), che anche un antivirale fa fatica a limitare.
Non vaccinarsi perché tanto adesso c’è la cura è un modo di pensare molto superficiale e sbagliato.
Ecco maggiori informazioni sul vaccino Covid 19.
Quando si usa Paxlovid
Attualmente questo antivirale è prescritto solo a pazienti fragili, che anche se vaccinati possono avere serie complicazioni con il Covid; si tratta quindi di persone molto anziane, malati cronici o con sistema immunitario poco attivo (immunodepressi).
In particolare, si considerano pazienti ad alto rischio di complicazioni da Covid quelli con le seguenti malattie:
- Patologia oncologica/oncoematologica attiva
- Obesità con BMI maggiore o uguale a 30
- Insufficienza renale cronica (c on alcune eccezioni)
- Alcuni casi gravi di diabete mellito non compensato
- Immunodeficienze
- Gravi malattie cardiovascolari
- Broncopneumopatia grave
Non è prevista per ora la prescrizione in tutti gli altri casi.
Precisiamo che la prescrizione da parte del medico in questi casi non è automatica o obbligatoria, ma prevede un’attenta valutazione da caso a caso.
Inoltre le confezioni a disposizione saranno molto poche e quindi non verrà prescritto massicciamente ma solo se strettamente necessario.
Il farmaco va somministrato immediatamente non appena si è positivi, perché deve bloccare la replicazione del virus all’inizio dell’infezione; quindi non verrà prescritto ai pazienti non a rischio nemmeno se la loro situazione dovesse aggravarsi, perché non è un farmaco di “emergenza” da usare quando l’infezione è in stadio avanzato.
Le interazioni con altri farmaci
Un punto molto delicato del Paxlovid è l’estrema sensibilità ad altri farmaci, che possono diminuirne molto l’efficacia o aumentare gli effetti collaterali.
Nel nostro fegato c’è un meccanismo di disintossicazione, regolato dal citocromo P450, che agisce anche sul metabolismo dei farmaci, eliminandoli gradualmente in modo da diminuirne gli effetti collaterali ed evitare che arrivino a concentrazioni eccessive nell’organismo.
Moltissimi farmaci possono potenziare o ridurre l’attività del citocromo P450, cosa che può variare di molto la velocità di “smaltimento” di altri medicinali, alterandone gli effetti.
Paxlovid è molto sensibile a queste alterazioni, tanto che in molti casi quando viene utilizzato bisogna sospendere o cambiare altri farmaci che si stanno già impiegando.
Questo è un punto cruciale che rende l’uso dell’antivirale ancora più complicato e che vieta assolutamente il fai-da-te.
Ecco un breve elenco di alcuni farmaci che non devono essere usati con Paxlovid: e tieni conto che la lista è più lunga.
- Alcuni farmaci contro l’ipertrofia prostatica (alfuzosina)
- Alcuni analgesici (ad esempio: piroxicam)
- Farmaci contro le aritmie cardiache (tra cui amiodarone, flecainide, propafenone)
- Anticoagulanti
- Farmaci antidepressivi e per migliorare l’umore
- Antistaminici: astemizolo, terfenadina
- Alcuni farmaci contro le micosi (funghi)
- Alcuni antibiotici
- Farmaci per il sistema nervoso: alcuni antipsicotici, ansiolitici, ipnotici (quindi farmaci contro l’ansia e per facilitare il sonno)
- Farmaci anticolesterolo
- Contraccettivi ormonali (“pillola”)
- Alcuni farmaci per la pressione
- Farmaci per la tiroide
- Cortisonici
- Alcuni antiasmatici
- Farmaci per l’erezione (Viagra e simili)
Come vedi si tratta di medicinali che tutti, prima o poi, hanno preso o usano cronicamente e che possono ridurre o alterare l’azione dell’antivirale.
Effetti collaterali del Paxlovid
Sono principalmente a carico del sistema nervoso e di quello gastrointestinale.
- Sistema nervoso: alterazioni del gusto (disgeusia), mal di testa.
- Sistema gastrointestinale: diarrea e vomito.
Paxlovid non è un farmaco sperimentale ma essendo recente viene tenuto d’occhio per registrare tempestivamente qualsiasi nuovo effetto collaterale che si presenterà.
Il “buon amico” e internet
Chi usa i farmaci a casaccio senza alcun parere medico di solito ha due “fornitori”:
- Amici o parenti (frase tipica: provalo anche tu, a me ha fatto bene)
- Acquisto su internet.
Nel primo caso ha un grosso effetto la fiducia in persone che conosciamo, che però spesso non sanno nulla di farmaci e soprattutto non conoscono i possibili effetti collaterali.
Su internet invece trovi tutto quello che vuoi, ma sui farmaci c’è un serio problema di contraffazione, cioè di medicinali falsi che non contengono nulla o, peggio, hanno principi attivi di cattiva qualità o addirittura tossici.
Ma davvero pensi che durante una pandemia in cui non ci sono farmaci per tutti nemmeno negli ospedali un sito internet sconosciuto possa mandarti tutte le scatole di antivirale che vuoi?
In conclusione: domande e risposte su Paxlovid
Riassumiamo in breve le principali informazioni su questo farmaco.
- Paxlovid cura il Covid?
Riesce a rallentare molto la replicazione del virus nelle fasi iniziali della malattia, riducendo la possibilità che si aggravi.
- Quando si usa?
Solo nelle fasi iniziali della malattia, non serve invece se preso dopo molti giorni.
- Come si ottiene?
Solo ed esclusivamente con ricetta del medico, che valuterà se è il caso di usarlo
- Dove si trova?
Ad oggi, 13 aprile, è distribuito solo dagli ospedali ma si prevede una futura distribuzione anche in farmacia.
- E se lo trovo online?
Di certo non è l’originale e sicuramente non contiene il farmaco: è una truffa.
- Possono usarlo tutti?
Assolutamente no, per ora la prescrizione è solo per persone fragili; inoltre interagisce con moltissimi farmaci e l’impiego va studiato e messo a punto dal medico.
- Sostituisce il vaccino?
Assolutamente no, è una cura d’emergenza e non sostituisce la prevenzione della vaccinazione.
- E’ un farmaco sperimentale?
Su Paxlovid ci sono già molti studi sull’efficacia e sugli effetti collaterali, quindi non è sperimentale; tuttavia, essendo molto nuovo, c’è un sistema di controllo rafforzato per segnalare immediatamente ogni novità, positiva o no, sul suo impiego.
Paxlovid è un’arma in più contro il Covid ma usato in maniera sbagliata è inutile o perfino pericoloso.
E’ inutile quindi richiederlo senza la prescrizione del medico o insistere con lui per averlo a tutti i costi, perché sarà riservato a pochissimi casi molto specifici, viste anche le poche confezioni disponibili.
Soprattutto non sostituisce il vaccino.
Articolo scritto il 14 aprile 2022 dal Dr. Gabriele Nobili
La Farmacia Nobili è a Cavaria, in Via Ronchetti 145, lungo la Strada Statale Varesina SP341.
Siamo in centro al paese, di fronte alla stazione ferroviaria di Cavaria e a due minuti dall’uscita autostradale di Cavaria, senza casello a pagamento.
Siamo a cinque minuti da Gallarate e a dieci da Varese.
Sempre aperti di sabato, giovedì giorno di chiusura.
4 thoughts on “Paxlovid: l’antivirale contro il Covid”
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vincenzo santorsola
17 Dicembre 2022 at 23:00Sto assumendo questo farmaco, 6 compresse al di, dopo il secondo giorno di malattia. La cosa che non mi è chiara è che il farmaco va regolato e dosato secondo i valori della creatinemia nel sangue. Premesso che l’ultima volta che ho effettuato il dosaggio della creatinemia risale ad 1 anno fa, mi chiedo se essendo un valore datato sia probante per l’autorizzazione alla somministrazione del farmaco o andava ripetuto?
Gabriele Nobili
18 Dicembre 2022 at 9:40Buongiorno Vincenzo, la domanda è molto delicata ma posso provare a risponderti.
La creatinemia è un esame utile per capire se i reni funzionano bene.
Poiché molti farmaci vengono eliminati per via renale, se il rene funziona male li smaltisce meno e quindi a volte si diminuisce la dose del farmaco per adeguare il dosaggio.
Col Paxlovid funziona proprio così: si vede se il rene funziona e si aggiusta la dose.
C’è da dire che però non sempre si può fare in tempi brevi l’esame della creatinina, mentre al contrario è importante iniziare la cura subito.
Probabilmente il tuo medico ha ritenuto che l’esame di un anno fa fosse ancora attendibile perché non c’erano stati nel frattempo fatti pericolosi per lo stato dei tuoi reni.
I medici valutano sempre con molta attenzione se e quando utilizzare il Paxlovid e quindi davvero io non mi preoccuperei.
Comunque la persona che può darti la risposta definitiva è proprio lui, il tuo medico.
Grazie della fiducia e in bocca al lupo!
Batbara
28 Gennaio 2023 at 11:59Buongiorno sono Barbara.
Mia mamma, a causa di un ricovero, non covid19, ha contratto il virus in ospedale e le hanno fatto per circa 4/5 giorni antivirali.
È stata dimessa da circa 2 settimane, ma ora è sempre stanca, ed ha dolori ovunque.
Secondo lei potrebbe essere un effetto collaterale del farmaco? E nel caso quanto ci vorrà per smaltire l’effetto?
Grazie mille buona giornata
Gabriele Nobili
28 Gennaio 2023 at 18:03Buongiorno Barbara e grazie di averci contattato.
I sintomi di sua mamma sono molto frequenti nel post covid e di solito sono proprio una conseguenza della malattia.
Tuttavia, tutti gli antivirali (quindi anche il Paxlovid) sono farmaci piuttosto energici e non si può escludere che la causa sia anche, in tutto o in parte, la terapia col farmaco.
Io le consiglio di farle provare un integratore a base di coenzima Q10, un forte antiossidante che alcuni studi indicano come molto utile dopo il Covid, ovviamente chiedendo al farmacista se è compatibile con i farmaci che magari sua mamma sta già prendendo per altre malattie.
Non posso garantirle che abbia un effetto risolutivo, ma spesso funziona.
Nel caso mi faccia sapere.
Cordiali saluti
Gabriele Nobili