Diabete, le cause e come prevenirlo

Il diabete: può capitare anche a te

Forse anche tu pensi che il diabete non ti riguardi, perché lo associ a una malattia che compare all’improvviso e che si combatte con l’insulina.

In realtà ci sono due tipi di malattia, il diabete tipo 1, quello che richiede l’uso dell’insulina ed è molto meno frequente anche se più grave, e il diabete di tipo 2, che compare a poco a poco, senza dare segnali d’allarme che ti avvisino del pericolo, soprattutto se non si controlla mai la glicemia.

La maggior parte dei diabetici è proprio del tipo 2, sono in forte aumento e spesso lo scoprono molto tardi, anche perché i sintomi sono spesso generici e difficili da identificare.

Chi è diabetico può sentirsi più stanco, avere più sete del solito, urinare frequentemente, le ferite guariscono più lentamente e si può avere un calo di vista; come vedi, sintomi abbastanza generici e che possono nascere anche da altre cause.

Noi pensiamo invece sia importante prendere in considerazione i fattori che possono facilitare la comparsa del diabete, sia perché ci permettono di agire prima della comparsa dei sintomi, quando spesso è già tardi, sia perché sono molto più semplici da identificare.

Conoscere il diabete per prevenirlo e evitarlo: te ne parliamo in questo articolo.

Le tante cause del diabete

Il diabete di tipo 2 è anche detto “non insulinodipendente”, in quanto non richiede l’uso dell’insulina per curarlo.

E’ una malattia che in genere compare nella maturità, tanto che in Italia la maggior parte dei malati ha più di 65 anni; in questa fascia di età circa una persona su 7 ne è colpita, ma si ritiene che contando anche chi è ad alto rischio di ammalarsi arriviamo a quasi una persona ogni tre-quattro.

Ma attenzione: se hai meno di 65 anni non sei al sicuro, perché la strada che porta al diabete è lunga e può cominciare anche molto prima.

Come vedi quindi non stiamo parlando di una malattia rara o che è poco probabile che ti capiti, ma è possibile capire se tu hai un rischio più alto di ammalarti?

La risposta è sì, perché ci sono alcune condizioni che facilitano la comparsa della malattia.

Familiarità e cattive abitudini

Diabete e familiarità
Il diabete tipo 2 ha una forte familiarità

Un fattore importante è la familiarità: come tante malattia anche il diabete ha una forte ereditarietà, e se uno dei tuoi genitori era diabetico

aumenta molto la probabilità che anche tu lo diventi; se poi tutti e due erano diabetici il tuo rischio diventa davvero alto.

La familiarità è un fattore di rischio non modificabile perché ovviamente non puoi farci niente: non puoi certo cambiare genitori con due più sani.

Puoi invece lavorare, e con ottimi risultati, per ridurre gli altri fattori di rischio che dipendono quasi tutti da uno stile di vita poco sano.

  • Sovrappeso: è un rischio importante, soprattutto quando sia ha il cosiddetto grasso viscerale, che non è presente solo sottopelle ma si distribuisce in tutto l’addome e tra gli organi, in forma diversa tra uomo e donna.
    L’uomo è più grosso sopra la cintura, e ha una forma tondeggiante “a mela”, mentre la donna s’ingrossa sotto il girovita (obesità ginoide o “a pera”).
  • Sedentarietà: fare poco movimento aumenta il rischio, oltre a far crescere il sovrappeso.
  • Abitudini alimentari errate: non solo l’eccesso di cibo ma anche la qualità conta: alimenti ricchi di grassi come formaggi, insaccati e carni rosse ma anche, forse anche più rischiosi, prodotti industriali come dolci, merendine, alimenti pronti non sono una buona scelta.
    Anche una dieta povera di fibre, quindi con poca frutta, verdura e alimenti integrali, è da correggere.
  • Fumo: fumare aumenta molto il rischio di sviluppare diabete tipo 2.
  • Nelle donne il diabete gestazionale, cioé l’aumento della glicemia durante la gravidanza, e la sindrome da ovaio policistico sono associati a un maggior rischio.

E non è ancora finita, in quanto ci sono anche malattie che si accompagnano frequentemente al diabete.

Malattie cardiovascolari e diabete

Potremmo dire che piove sul bagnato, perché chi ha già problemi cardiocircolatori ha un rischio molto più alto.

Per malattie cardiovascolari intendiamo tutte quelle che riguardano cuore e circolazione, e in particolare:

  • Dislipidemia: cioè colesterolo alto, in particolare con colesterolo HDL (detto buono perché protettivo) basso, sotto i 35 mg/dl, colesterolo LDL (cattivo) elevato, trigliceridi elevati (leggi qui il nostro articolo sul colesterolo).
  • Aterosclerosi: che poi è una conseguenza di ipertensione e colesterolo elevato.

Con queste malattie il diabete ha un'”alleanza” pericolosa, perché le malattie cardiovascolari facilitano la comparsa del diabete e il diabete aggrava le malattie cardiocircolatorie.

Ma a questo punto, dopo tutte queste informazioni preoccupanti, vorrai sapere cosa puoi fare per prevenire il diabete.

Tieni d’occhio la glicemia

E’ un consiglio apparentemente banale, ma se ti chiedo da quanto tempo non ti controlli la glicemia probabilmente non sai rispondere.

Anche se non si hanno particolari fattori di rischio misurare la glicemia almeno una volta all’anno è una saggia precauzione, magari abbinandoci un controllo di colesterolo e trigliceridi in modo da avere un quadro aggiornato del nostro metabolismo.

Una glicemia giusta misurata al mattino a digiuno è inferiore a 100 mg/dl.

Quando invece la tua glicemia supera questo valore bisogna farsi delle domande; se è appena superiore, circa tra 101 e 110 mg/dl, programma un altro controllo almeno entro un mese, ma man mano si avvicina alla soglia di 125 mg/dl devi fare un controllo più a breve.

Se in due misurazioni a digiuno trovi una glicemia superiore a 125 mg/dl è una prova sufficiente che hai già un diabete di tipo 2 e devi subito rivolgerti al tuo medico.

Ma torniamo alla situazione un po’ meno seria, quando la glicemia supera di poco i 100 mg/dl: puoi fare qualcosa per farla scendere e allontanare il rischio di diabete tipo 2?

Abbassare la glicemia in tre mosse

Parliamo, chiariamolo ancora, di una glicemia un po’ più alta del limite dei 100 mg/dl e non certo dei valori di un diabetico già diagnosticato e in terapia, sebbene anche chi è già malato con queste buone abitudini può migliorare notevolmente la sua condizione.

Abbassare la glicemia prima che si sviluppi il diabete vero e proprio vuol dire giocare d’anticipo e fare prevenzione; in altre parole, non dovrai cominciare a prendere medicine perché hai allontanato la malattia.

Se hai letto attentamente tutte le cause del diabete hai già capito che devi migliorare il tuo stile di vita, in particolare:

  1. Perdi peso: certo, è un inizio difficile, ma se segui gli altri due punti vedrai che ce la puoi fare
    .
  2. Fai più movimento: ricorda che uscire a comprare il giornale o a fare la spesa non è fare movimento; la sedentarietà si combatte con almeno mezz’ora di camminata quotidiana abbastanza veloce o con un’attività sportiva frequente come bici, corsa, nuoto.
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  3. Metti ordine nella tua dieta: qui devi lavorare un po’ di più, perché le tue abitudini golose sono difficili da abbandonare.
    Comincia a eliminare i fuoripasto, cioé la fettina di salame prima di cena, il biscotto a metà pomeriggio, il pezzetto di cioccolato dopo il caffè.
    Poi tieni d’occhio le quantità: una porzione di pasta non è un piatto strapieno ma 70 – 80 grammi circa pesati a crudo che, vedrai, sono molto meno di quanto mangi normalmente.
    Aumenta molto le verdure crude e cotte con l’eccezione delle patate, usa la frutta come spuntino di metà mattina o merenda pomeridiana al posto di dolci e biscotti.
    Questi sono rapidi consigli di base, ma sull’alimentazione c’è molto più da dire: ne parleremo in un articolo dedicato.
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Con dieta e movimento dovresti riuscire anche a perdere gradualmente peso ma soprattutto girovita, cioè la misura a livello della cintura, che nella donna deve essere inferiore a 85 cm e nell’uomo a 95 cm; vedere il tuo girovita diminuire vuol dire che stai eliminando il grasso addominale, quello più pericoloso per diabete e malattie cardiovascolari.

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Ci sono altri controlli da fare?

Ti abbiamo spiegato che ipertensione, colesterolo e glicemia sono tre soggetti pericolosi che si alleano per crearti problemi.

Oltre al controllo della glicemia (e, ricorda, di peso e girovita) è importante misurare periodicamente la pressione, ricordando che i valori ideali sono 85 di pressione minima e 125 di massima; tra l’altro anche la pressione scende con gli stessi tre trucchi che ti aiutano con la glicemia.

Anche il colesterolo è da tenere d’occhio: meno di 200 mg/dl di colesterolo totale, colesterolo LDL (cattivo) inferiore a 130, colesterolo HDL (buono) maggiore di 60 mg/dl sono i valori che dovresti avere e che puoi raggiungere, indovina un po’…sempre con i tre trucchi per ridurre la glicemia.

Ricapitolando…

Il diabete è una malattia in forte aumento ma si può contrastare con un po’ di attenzione.

Descrivendoti le cause ti abbiamo dato una “lista di controllo” per capire se tu sei più a rischio di altri per familiarità, abitudini di vira errate o altre malattie già presenti.

Prima di tutto quindi verifica quindi se hai uno di questi fattori che predispongono al diabete e regolati di conseguenza: se ne hai qualcuno fai controlli della glicemia più frequenti, magari ogni tre mesi, altrimenti fai una misurazione almeno una o due volte l’anno.

Poi metti in calendario anche controlli periodici della pressione e, almeno una volta l’anno, di colesterolo e trigliceridi: sono verifiche importanti per tutti, diabetici e non.

Infine, le tre regole per tenere lontano il diabete sono in realtà valide per tante altre malattie, dal mal di schiena all’osteoporosi: lavorare sull’alimentazione, tenere d’occhio il peso e fare movimento sono le basi di una vita sana per tutti.

Articolo scritto dal Dr. Gabriele Nobili in data 11 dicembre 2020

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