Diarrea del viaggiatore: come affrontarla

Il tuo intestino in viaggio: sai proteggerlo?

La diarrea del viaggiatore colpisce fino al 70% dei turisti che si recano in paesi caldi o dove l’igiene è più problematica.
Ma ci sono stati casi di serie infezioni intestinali anche su navi da crociera e in villaggi in cui tutto sembrava pulito e sicuro.
In viaggio quindi la parola d’ordine è: proteggere l’intestino per non rovinarsi la vacanza.

Due tipi di infezione

La diarrea del viaggiatore è causata quasi sempre da batteri coliformi (escherichia coli), che proliferano dove l’igiene scarseggia o se ci sono acque contaminate ad esempio da scarichi fognari.
Meno comune, ma in genere più grave, l’infezione da vibrione del colera, salmonellosi e da protozoi (amebe e giardia) e da forme miste.
Le manifestazioni dell’infezione sono di due tipi:

  • Diarrea semplice: scariche frequenti, liquide, dolori addominali
  • Dissenteria: come la diarrea semplice ma con muco e sange nelle feci, crampi più forti, a volte febbre

Inoltre il pericolo più sottovalutato è la disidratazione, data dalla perdita continua di liquidi con le scariche, che nei climi più caldi può avere serie conseguenze soprattutto nei bambini e negli anziani.

Prima regola: prevenzione

Poiché la diarrea nasce da cosa mangiamo e beviamo, vediamo insieme cosa evitare:

  • Acqua contaminata: nei paesi più arretrati spesso l’acqua del rubinetto non è sicura o potabile.
    Spesso gli abitanti e i chioschi vendono al turista bottigliette d’acqua che sembrano sigillate ma sono state in realtà già usate e riempite nuovamente chissà dove.
    Anche il ghiaccio non è sicuro: se volete bevande fredde tenetele in frigo.
  • Vegetali crudi lavati con acqua contaminata: insalata, frutta, verdura.
  • Succhi freschi di frutta e frullati
  • Cibi crudi: carne, pesce, frutti di mare
  • Cibi cotti in precedenza e fatti raffreddare come insalate di pasta o riso, misti di mare, carne o verdure: mosche e insetti possono averli contaminati.
  • Salse e sughi freddi, anche cotti in precedenze e poi raffreddati.
  • Tutte le salse a base di uova.

E quindi i comportamenti giusti sono:

  1. Bevi acqua sicura, comprata in un supermercato o in un hotel oppure sterilizzata da te.
  2. Se mangi frutta o verdura cruda invece di lavarla sbucciala al momento (ma il latte di cocco da una noce aperta davanti ai tuoi occhi è in genere innocuo).
  3. Scegli sempre cibi caldi fatti al momento e non riscaldati, evita quelli cotti e poi raffreddati.
  4. Gli acidi (aceto e limone) possono in parte neutralizzare i batteri: usali sugli alimenti se ti piacciono.

A proposito del punto 4 l’acidità dello stomaco è una difesa importante.
In questi anni l’uso di farmaci per ridurre acidità e gastrite (ad esempio omeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo ma anche Citrosodina e altri) è molto aumentato, ma in vacanza può essere un’idea (solo però se il tuo medico è d’accordo) fare una breve sospensione in modo da mantenere una barriera acida elevata.

Controverso invece l’uso preventivo di fermenti lattici: a volte sembrano funzionare, altre volte no.
Sono però innocui e quindi usarli non fa male, ma di certo non sostituiscono le quattro regole di prevenzione sopra elencate.

Ma se tutto va storto…

Hai fatto attenzione, ma la “Maledizione di Montezuma” ha colpito lo stesso: ecco cosa fare.
Importante: la legge vieta di indicare nomi commerciali, ma dalla molecola è facile risalire ai vari prodotti.

  • Adulti: Loperamide 2mg, riduce le scariche e i crampi; due capsule al più presto, poi una ad ogni scarica fino a un massimo di otto al giorno, sebbene in genere già con la prima somministrazione si ha un buon effetto.
  • Bambini: la Loperamide è vietata sotto i sei anni ed è meglio non usarla sotto ai 12.
    Ci sono ottimi prodotti a base di tannini (sostanze neturali astringenti) che funzionano bene.
    L’omeopatia ci aiuta con la Tormentilla.
  • Tutti: fermenti lattici in dosi massicce, ottimo ad esempio il recente Flormidabil Stop creato proprio per le diarree acute e con 80 miliardi di fermenti.
  • Tutti ma soprattutto bambini: bere abbondantemente, usando anche prodotti a base di sali minerali molto diluiti.
  • Antibiotici: esistono prodotti specifici per la diarrea ma in genere non sono indispensabili, salvo situazioni serie come ad esempio comparsa di febbre e sangue nelle feci.
    In questi casi più gravi però invece del fai-da-te consigliamo di rivolgersi a un medico al più presto.

Al tuo ritorno…

Se finite le vacanze i disturbi persistono o compaiono dolori intestinali più frequenti del solito informa subito il tuo medico.
Questa avvertenza è fondamentale se si è stati in paesi tropicali, dove esistono condizioni d’igiene più scarse e parassiti diversi da quelli che il nostro organismo è abituato ad affrontare.

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